Comune di Napoli - Io mi affido, tu... affidati!
Contenuto della Pagina

Io mi affido, tu... affidati!

L'affido familiare a Napoli

Mercoledì 8 ottobre 2025, ore 19.00, via Mario Fiore 19 - sede della Cooperativa "La Locomotiva"

Io mi affido, tu... affidati!
Che cos’è l’affido familiare
L’affido familiare, regolato in Italia dalla Legge 184/1983 e successive modifiche, è una misura temporanea di sostegno alla genitorialità, ma anche una prevenzione dell’istituzionalizzazione.
Consiste nell’accoglienza di un minorenne in un nucleo familiare affidatario – che può essere una famiglia con o senza figli, una coppia di fatto o anche una persona singola – per un periodo limitato e temporaneo.
L’obiettivo è offrire al minore un ambiente di crescita stabile e arricchente, senza interrompere il legame con la sua famiglia d’origine, che nel frattempo viene sostenuta per superare le proprie difficoltà.
L’affido familiare non è un’adozione: è un atto di solidarietà e un impegno sociale della comunità per il benessere dei bambini o ragazzi.


Tipi di affido familiare

L’affido può assumere forme diverse:
• A tempo pieno (residenziale): il minore vive stabilmente con il nucleo affidatario.
• Part-time: l’accoglienza è limitata ad alcune giornate o momenti della settimana.
• Diurno: il minore trascorre solo parte della giornata con la famiglia affidataria, mantenendo il rientro serale presso la famiglia di origine.
Questa modalità più ‘flessibile’ consente ai nuclei affidatari di modulare la propria disponibilità e alle istituzioni di costruire progetti su misura rispetto ai bisogni dei minori.


Cosa fa il Comune di Napoli per l’affido
Napoli, come molte grandi città, presenta sfide socio-economiche che influiscono sulle potenziali difficoltà delle famiglie di sostenere le cure dei figli, ma conta anche su una naturale propensione all’accoglienza, al senso di aiuto reciproco nelle piccole e grandi comunità, che sia tra vicini di casa o tra amici di famiglia che si danno una mano.
Per questo, dal 2017, il Comune – Area Welfare dell’Assessorato alle Politiche Sociali, Servizio Politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza e Sostegno alla Genitorialità e nello specifico l’Ufficio Affidi ha attivato una rete innanzitutto con i Centri Servizi Sociali Territoriali (CSST), e poi con un ente del terzo settore per realizzare un servizio di Sostegno ed accompagnamento ai progetti di affido familiare le cui finalità sono: informazione, selezione, formazione per gli aspiranti affidatari, nonché abbinamento e monitoraggio sui percorsi attivati di affido familiare, privilegiando quando possibile l’affido familiare rispetto all’accoglienza in comunità, anche per i minori stranieri non accompagnati.
Nello specifico, il servizio di sostegno e accompagnamento ai progetti di affido del Comune di Napoli forma gli aspiranti affidatari attraverso percorsi individuali e di gruppo, supporta i minori e le loro famiglie di origine, segue tutte le fasi dell’affido (dall’abbinamento alla conclusione del progetto), e offre sostegno educativo e psicologico costante.
Lavora in rete con assistenti sociali, psicologi, educatori e tutori legali, garantendo informazione e coinvolgimento di tutti gli attori (famiglie affidatarie, famiglie di origine, minori, comunità educative) e adattando gli interventi ai bisogni specifici dei singoli casi.
Con l’obiettivo di promuovere una corretta informazione e sensibilizzare la cittadinanza sull’affido familiare, il Comune di Napoli negli ultimi anni, ha organizzato e organizza tutt’ora numerosi eventi divulgativi aperti al pubblico.
Questi incontri rappresentano spazi preziosi in cui chiarire dubbi, curiosità e domande su cosa significhi davvero intraprendere un percorso di affido.
Le testimonianze dirette dei nuclei affidatari, unite alle spiegazioni puntuali degli operatori, permettono di avvicinare concretamente le persone a questa esperienza, contribuendo alla nascita di una vera e propria “cultura consapevole” dell’affido a Napoli.


L’affido “difficile” e l’affido di minori non accompagnati
Esistono poi situazioni ulteriormente specifiche definite “affidi difficili”, che riguardano minori con bisogni complessi (ad esempio problematiche sanitarie, disabilità, storie di trauma) o adolescenti che richiedono interventi educativi intensivi.
In questi casi è previsto un accompagnamento più strutturato per la famiglia affidataria.
Tale progetto è stato finanziato da fondi della Regione Campania per tre annualità.
Un’altra forma specifica di affido che negli ultimi anni ha avuto numeri sempre crescenti è anche quella dei minori stranieri non accompagnati, bambini, ragazzi e ragazze che arrivano in Italia senza genitori o tutori in seguito a migrazioni e guerre.
Per loro il Comune di Napoli, in accordo con l’autorità giudiziaria minorile, attiva percorsi sperimentali di affido familiare, preferendoli – quando possibile – all’inserimento in comunità.
Questo modello offre a questi giovani non solo protezione materiale, ma anche sostegno emotivo e integrazione nella comunità locale, favorendo il loro benessere e il loro sviluppo positivo.