
(16/05/25) - Promuovere la parità di genere significa garantire l’indipendenza economica di donne e uomini, colmare il divario retributivo, favorire un equilibrio di genere nei processi decisionali, porre fine alla violenza sessuale e promuovere l’uguaglianza anche oltre i confini dell’Unione Europea. Questi sono obiettivi fondamentali che l’UE persegue da tempo.La parità di genere è infatti un diritto fondamentale per tutti e uno dei valori fondanti dell’Unione. Da anni, l’UE si impegna a ridurre le disuguaglianze attraverso leggi mirate, l’integrazione della dimensione di genere in tutte le politiche europee e provvedimenti specifici per l’emancipazione femminile.
Tuttavia, sebbene siano state registrate alcune tendenze incoraggianti, fra cui un aumento del numero di donne nel mercato del lavoro e i progressi compiuti nell'acquisizione di una migliore istruzione e formazione, al contempo stesso si stanno delineando tendenze preoccupanti, come una crescente polarizzazione sulle questioni relative alla parità di genere tra le giovani generazioni. I movimenti contro l'uguaglianza e anti-genere si sono rafforzati in alcuni ambiti, alimentando un regresso dei diritti delle donne e mettendo in dubbio i progressi compiuti verso la parità di diritti e la non discriminazione.
Per contrastare queste tendenze, la Commissione europea sta lavorando su una nuova strategia che delineerà misure concrete da attuare nei prossimi cinque anni per promuovere appunto la parità di genere in Europa.
In merito a ciò, se si hanno idee o suggerimenti, e si desidera contribuire alla strategia di parità de genere 2026-2030, è possibile scriverli sul sito dedicato alla consultazione dei cittadini (vedi link di seguito).
La durata della consultazione va dal 19 maggio 2025 al giorno 11 agosto 2025 (a mezzanotte ora di Bruxelles). I contributi saranno presi in considerazione nella fase di ulteriore sviluppo e perfezionamento dell'iniziativa.
(articolo a cura della tirocinante Jijia Zhou)