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REPowerEU: la Commissione europea presenta il piano per accelerare la transizione verde

immagine di pale eoliche in mezzo al mare

Il 18 Maggio la Commissione Europea ha presentato il REPoweEU, un piano che ha per obiettivo da un lato la riduzione drastica della dipendenza dai combustibili russi, dall'altra la transizione ecologica. Il piano fa seguito al Consiglio europeo di marzo 2022, nel quale i leader dell'UE hanno convenuto di affrancare gradualmente l'Europa, quanto prima, dalla dipendenza dalle importazioni di energia russa e hanno invitato la Commissione a presentare rapidamente un piano dettagliato.
Dopo l'invasione dell'Ucraina il gas russo è diventato un'arma politica ed economica, dunque è diventato importante, per l'Europa, svincolarsi da questo rapporto economico. Con il REPowerEU, dunque, la Commissione propone una modifica dei Piani per la Ripresa e la Resilienza degli stati membri (PNRR), in particolare sulle riforme e gli investimenti legati all'energia.
Il piano per ridurre la dipendenza dal gas russo è diviso in tre parti:
1. riduzione del consumo energetico;
2. diversificazione dell'approvvigionamento energetico;
3. più rapida diffusione delle energie rinnovabili.

Ridurre il consumo energetico

Il risparmio energetico è il modo più rapido ed efficace per fare fronte all'attuale crisi energetica. La commissione invita i paesi ad avviare una comunicazione efficace indirizzata a famiglie e industria sui comportamenti da adottare che possano aiutare a ridurre il consumo energetico.
Gli Stati membri sono inoltre invitati ad applicare misure fiscali per favorire il risparmio energetico, come aliquote IVA ridotte sui sistemi di riscaldamento efficienti, l'isolamento degli edifici e gli apparecchi e i prodotti efficienti sotto il profilo energetico.


Diversificare l'approvvigionamento energetico
La diversificazione dell'approvvigionamento è fondamentale per avere degli interlocutori altri dalla Russia. L'UE ha già avviato collaborazioni con diversi partner per l'importazione di gas e GNL via gasdotti.
In particolar modo, alcuni corridoi per l'idrogeno saranno sviluppati nel Mediterraneo e nel Mare del Nord. Le cooperazioni in materia di idrogeno e di altre tecnologie verdi sono un segno della priorità data dall'UE alla transizione energetica verde e giusta a livello mondiale.

Accelerare la diffusione delle energie rinnovabili
Il piano mira a spostare l'obiettivo per il 2030 delle rinnovabili, previsto nel pacchetto “Pronti per il 55%”, dal 40% al 45%. L'obiettivo dovrebbe essere raggiunto attraverso le nuove iniziative previste: una strategia UE per l'energia solare, l'introduzione graduale di un obbligo giuridico all'installazione di pannelli solari sui nuovi edifici pubblici, commerciali e residenziali; una raccomandazione affinchè gli stati membri individuino zone di riferimento dove, in presenza di minori rischi ambientali, abbreviare e semplificare le procedure di autorizzazione delle rinnovabili; misure atte a stimolare il mercato e la produzione interna di idrogeno rinnovabile.
La Commissione intende finanziare l'acquisto di energia rinnovabile con contratti di differenza sul carbonio e proventi dello scambio di quote di emissioni.
C'è, poi, la proposta di istituire un'alleanza industriale per il solare nell'UE e un partenariato su vasta scala per le competenze.

Investimenti intelligenti
In che modo il Piano verrà finanziato? Il piano richiede investimenti supplementari per 210 miliardi di € entro il 2027. Inoltre, il piano REPowerEU deve essere inquadrato nei PNRR.
225 miliardi sono già disponibili sotto forma di prestiti nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza (RFF). La Commissione propone inoltre di aumentare la dotazione finanziaria dell'RRF di 20 miliardi di €, derivanti dalla vendita di quote di emissioni del sistema ETS attualmente detenute nella riserva stabilizzatrice del mercato.
In effetti, l'attuale quadro finanziario pluriennale già prevede che la politica di coesione sostenga progetti di decarbonizzazione e transizione verde con investimenti fino a 100 miliardi di € nelle energie rinnovabili, nell'idrogeno e nelle infrastrutture. Sarebbero ulteriormente disponibili, attraverso trasferimenti volontari:
26,9 miliardi di € dai fondi di coesione;
7,5 miliardi di € dalla politica agricola comune.
La Commissione intende, poi, integrare i progetti di interesse comune (PIC), e compensare appieno la futura perdita di importazioni di gas russo con infrastrutture supplementari per il gas di portata limitata, per le quali si stimano necessari investimenti per 10 miliardi.
Infine, sarà fondamentale anche imprimere un'accelerazione ai PIC nel settore dell'energia, per l'adattamento della rete elettrica: il meccanismo per collegare l'Europa fornirà sostegno in tal senso e la Commissione ha pubblicato oggi un nuovo invito a presentare proposte con un budget di 800 milioni di €, cui ne seguirà un altro all'inizio del 2023.
Le proposte contenute nel piano REPowerEU integrano e accelerano gli obiettivi inclusi nel pacchetto legislativo “Pronti per il 55%”, nell'ambito del piano “Green Deal Europeo”.

La Commissione europea invita i leader, gli Stati membri, gli enti regionali e locali, nonché tutti i cittadini e le imprese a ridurre la dipendenza energetica dell'Europa dalla Russia attraverso l'attuazione del piano REPowerEU.


(a cura della tirocinante Ludovica Doppietti)