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Politiche migratorie dell'Unione Europea

immagine di migranti in viaggio

Un excursus e gli ultimi sviluppi

Una politica migratoria europea lungimirante e globale, fondata sulla solidarietà, rappresenta un obiettivo fondamentale per l'Unione europea. La politica in materia di immigrazione punta a stabilire un approccio equilibrato per affrontare l'immigrazione sia regolare che irregolare.
Le basi giuridiche su cui poggia l'azione dell'UE nella materia migratoria sono gli articoli 79 e 80 del TFUE. Dove sono descritte nel dettaglio le competenze dell'UE nel settore dell'immigrazione.
L'UE mira a instaurare un approccio equilibrato per gestire la migrazione regolare e contrastare l'immigrazione irregolare. Altri obiettivi sono la corretta gestione dei flussi migratori che comporta la garanzia di un trattamento equo dei cittadini di paesi terzi che soggiornano legalmente negli Stati membri, il rafforzamento delle misure per contrastare l'immigrazione irregolare, compresi la tratta e il traffico, e la promozione di una maggiore cooperazione con i paesi terzi in tutti i settori. L'UE mira a sviluppare un livello uniforme di diritti e doveri per gli immigrati regolari, paragonabile a quello dei cittadini dell'UE.


In base al trattato di Lisbona, le politiche in materia di immigrazione sono governate dal principio di solidarietà e di equa ripartizione della responsabilità tra gli Stati membri, anche sul piano finanziario (articolo 80 TFUE).  


Le azioni dell'Unione, nella materia migratoria, sono definite in base alla geografia.
L'Unione Europea, a seguito del conflitto ucraino, ha attivato il regime di protezione temporanea per chi fugge dalla guerra. La protezione temporanea è un meccanismo di emergenza applicabile nei casi di afflussi massicci di sfollati e teso a fornire protezione immediata e collettiva agli sfollati che non possono ritornare nel proprio paese di origine.


Negli ultimi anni i flussi migratori verso l'Unione Europea sono provenienti dal Mediterraneo, suddiviso a sua volta in tre rotte: centrale; occidentale; orientale. Per la rotta centrale verso l'Europa, molti immigranti attraversano la Libia contribuendo così allo sviluppo nel paese di reti del traffico e della tratta di esseri umani. Nel febbraio 2017 i leader dell'UE hanno convenuto nuove misure per ridurre gli arrivi irregolari lungo questa rotta. Si sono impegnati ad aumentare la cooperazione con la Libia e a combattere i trafficanti di migranti. Grazie alle azioni intraprese dall'UE per affrontare la situazione migratoria dal 2017 si registra un forte calo nel numero di arrivi irregolari dalla Libia lungo la rotta del Mediterraneo centrale. L'azione dell'UE in Libia si concentra sui seguenti aspetti: formazione della guardia costiera, protezione e assistenza ai migranti e rifugiati, sostegno delle comunità locali, miglioramento della gestione delle frontiere. Nel complesso, l'UE ha stanziato 700 milioni di € a sostegno della Libia dal 2015.


Mentre la rotta del Mediterraneo orientale si riferisce agli arrivi irregolari in Grecia, a Cipro e in Bulgaria. Nel 2015 è arrivato nell'UE lungo questa rotta un numero elevato di rifugiati alla ricerca di un riparo dalla guerra civile in Siria. Nel marzo 2016, a fronte del massiccio numero di migranti che attraversava la Turchia, i leader di UE e Turchia hanno convenuto di contrastare la migrazione irregolare tramite un accordo stretto tra UE e Turchia. I rifugiati in Turchia hanno visto migliorare le proprie condizioni di vita grazie ai progetti finanziati dallo strumento.


Mentre la rotta del Mediterraneo occidentale si riferisce agli arrivi irregolari in Spagna, sia attraverso il Mar Mediterraneo verso la Spagna continentale sia via terra verso le enclave spagnole di Ceuta e Melilla nell'Africa settentrionale. I migranti transitano attraverso il Marocco e l'Algeria per raggiungere la Spagna. L'UE ha avviato una serie di nuove iniziative con i paesi partner, tra cui una cooperazione rafforzata nell'ambito del partenariato UE-Marocco.


Per approfondire si rimanda ai link di seguito.


(articolo a cura del tirocinante Marco Marrone)