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Unione europea e vaccinazione anti COVID19

immagine di una giovane donna che si vaccina

La pandemia determinata dal Covid-19 ha causato enormi costi umani, sociali ed economici per tutto il mondo. Fin dall’inizio della crisi, lo sviluppo di un vaccino efficace ha rappresentato l’unica soluzione permanente. Si è trattato però di una sfida immane. Sviluppare un vaccino efficace è infatti un processo altamente complesso, che può richiedere enormi investimenti e soprattutto molto tempo.  
Di fronte alla necessità di agire in modo rapido, rispettando al tempo stesso i principi di efficacia e sicurezza, le istituzioni europee hanno fornito il proprio contributo implementando una strategia comune in materia di vaccini, presentata dalla Commissione nel mese di giugno del 2020. Attraverso la formulazione di un approccio comune, frutto di cooperazione e solidarietà, l’Unione Europea ha mobilitato tutte le risorse necessarie con l’obiettivo di dare una risposta rapida, sicura ed efficace. Per soddisfare il bisogno di proteggere i cittadini europei, la Commissione Europea ha finanziato una parte dei costi iniziali sostenuti dai produttori di vaccini e ha stipulato accordi preliminari di acquisto per conto degli Stati membri, i quali avranno così accesso ai vaccini in modo simultaneo e secondo una distribuzione equa, proporzionale alla popolazione. Allo stato attuale, in seguito alle raccomandazioni positive fornite dall’Agenzia Europea per i Medicinali, i cittadini dell’Unione Europea hanno la possibilità di accedere a 3 diversi vaccini, sicuri ed efficaci: Pfizer-BionTech, Moderna e AstraZeneca. Inoltre, la Commissione Europea ha stipulato altri accordi con Sanofi-GSK, Johnson&Johnson e CureVac e ha condotto colloqui esplorativi con Novavax e Valneva. Con questa strategia di diversificazione, l’Unione Europea ha costruito un portafoglio di vaccini vasto ed eterogeneo. Tutti questi vaccini sono stati e saranno immessi sul mercato soltanto a seguito di una verifica approfondita e rigorosa.  Questo approccio autenticamente “europeo” ha evitato le competizioni tra gli Stati membri, ha semplificato le procedure di negoziazione con i produttori, ha creato solidarietà e ha fatto aumentare il potere negoziale dell’Unione Europea.
La strada da percorrere per vincere la sfida contro il virus resta ancora lunga e complessa. I grandi sforzi compiuti fino ad oggi, in materia di vaccini, sono però incoraggianti e restano l’unica forma, concreta ed efficace, di risoluzione della crisi. Soltanto con la vaccinazione si potrà ritornare agli affetti, alla stabilità economica e a tutto ciò che è mancato in questi lunghi e difficili mesi.

 
Come funzionano i vaccini contro la COVID-19
I vaccini contro la COVID-19 prevengono la COVID-19 innescando una risposta immunitaria. La maggior parte di essi innesca queste risposte immunitarie a un minuscolo frammento di SARS-CoV-2, ovvero il virus che provoca la malattia COVID-19. Qualora una persona a cui è stato somministrato un vaccino contro la COVID-19 sia successivamente infettata dal virus, il suo sistema immunitario lo riconoscerà. Essendo già pronto a combattere il virus, il sistema immunitario di tale persona sarà in grado di proteggerla dalla malattia COVID-19.