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LE TRASFORMAZIONI DELLA ZONA ORIENTALE

prospetto di viabilità palaponticelli

La zona orientale, connotata da un notevole degrado e disordine urbano ma cruciale nelle strategie di sviluppo urbano, è destinata dal Prg a trasformarsi in parte integrante e propulsiva del territorio cittadino. A tal fine è prevista la riconversione della vecchia zona industriale in insediamenti urbani integrati, costituiti da impianti per la produzione di beni e servizi e da residenze, attrezzature e spazi pubblici. Le condizioni di successo riguardano la delocalizzazione degli impianti petroliferi, la realizzazione al centro del nuovo insediamento di un parco urbano e una riforma del sistema infrastrutturale che garantisca nuove condizioni di accessibilità.

All'efficacia dell'intervento di riqualificazione e trasformazione urbana concorre la definizione di modalità attuative fortemente operative, basate sull'integrazione tra interventi diretti e indiretti, cioè mediante Piani urbanistici attuativi (Pua) d'iniziativa pubblica o privata. Per gli interventi indiretti sono individuati undici ambiti, per una estensione complessiva di circa 1470 ha, per ciascuno di essi è previsto che si proceda alla redazione di un Pua. Nell'ambito "ex-raffinerie" (ambito n. 13) si integrano le principali scelte urbanistiche: la delocalizzazione dei depositi petroliferi; la realizzazione del viale di nuovo impianto, da piazza Garibaldi, in corrispondenza del terminal dell'alta velocità, al centro storico di Ponticelli; il recupero dello storico collegamento nord-sud (via Traccia); la realizzazione del parco urbano e il ripristino delle principali linee d'acqua; nuovi insediamenti produttivi a sud e nord del parco. È la scommessa più difficile da vincere perché dipende dalla scelta di delocalizzare progressivamente gli attuali depositi petroliferi, però costituisce anche la premessa perché si realizzino le condizioni per la trasformazione della zona.

Per gli interventi diretti, una grande innovazione è costituita dalla previsione della zona Da che identifica gli immobili cosiddetti di "archeologia industriale": per incentivarne la conservazione e il riutilizzo si consentono molteplici destinazioni, anche con il completo recupero della volumetria esistente. Un esempio rilevante è quello delle aree ex Cirio ed ex Corradini, parte dell'ambito cui il Prg assegna la finalità di recuperare i due insediamenti storici per ospitare funzioni urbane a San Giovanni a Teduccio, fascia costiera della periferia orientale. È stato approvato un intervento, che si realizza mediante project financing, per un porto turistico di circa 700 barche nello specchio d'acqua antistante l'ex-Corradini, le cui strutture verranno riutilizzate per i servizi al porto, per altre attività e attrezzature di quartiere. Nella vicina area della ex Cirio sono in corso i lavori di una nuova sede universitaria, mediante il parziale recupero di alcuni manufatti, la costruzione di nuovi e la realizzazione di un'area verde.

Altro obiettivo strategico per la trasformazione della zona orientale è l'insediamento di funzioni di scala urbana e territoriale di particolare pregio, per attribuire ad aree considerate periferiche le qualità proprie dei luoghi di centralità urbana. Un caso esemplare è quello della proposta del "Palaponticelli", una struttura destinata a ospitare grandi eventi, integrata da attività commerciali e attrezzature pubbliche, il cui progetto prevede sopratutto un'ampio e qualificato riconfigurazione della viabilità e degli spazi pubblici circostanti.

Infine, a completare il quadro delle più significative iniziative in corso, si richiama il completamento del centro direzionale, previsto con le modalità del project financing e che andrà in realizzazione nei prossimi mesi.

 

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