Comune di Napoli - La Bagnoli che verrà. In Consiglio comunale la discussione
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La Bagnoli che verrà. In Consiglio comunale la discussione

La Bagnoli che verrà. In Consiglio comunale la discussione

di Gabriella Carrino

La Bagnoli che verrà. Se ne è parlato a lungo in Consiglio comunale, con una discussione che si è snodata attraverso tre distinte sedute nell'ambito del più ampio dibattito dedicato alle questioni dell'area occidentale della città. Ad aprire la lunga serie di interventi dei consiglieri sia di maggioranza che di opposizione che hanno arricchito il confronto, la relazione dell'assessore all'Urbanistica Carmine Piscopo, che ha presentato i nuovi propositi dell'Amministrazione dopo un riepilogo sui principali passaggi che hanno segnato negli anni la storia dell'area dell'ex complesso industriale Italsider, eventi culminati nella previsione dell'art. 33 del decreto "Sblocca Italia". Una previsione normativa che, secondo l'Amministrazione, di fatto espropria il Comune dalle proprie prerogative, con la previsione delle figure del commissario straordinario e del soggetto attuatore. L'Assessore ha poi illustrato all'Aula il lavoro svolto dagli uffici per la definizione di linee guida di intervento per Bagnoli, "un progetto di città" come lo ha definito, che riguarda un'area di ottocentomila metri cubi sulla quale il Comune ha la possibilità di intervenire perché al di fuori del perimetro sottoposto al commissariamento previsto dal Governo e che intende utilizzare salvaguardando le opere di urbanizzazione primaria e secondaria e generali già realizzate nell'ambito del Piano Urbanistico Attuativo.

I passaggi principali di intervento sono quelli della rimozione della colmata, della costruzione del porto turistico a ridosso di Nisida, del recupero della morfologia della costa, della spiaggia pubblica attrezzata con passeggiata a mare, elementi che si collocano accanto alle permanenze, come l'archivio Ilva e il Lido Pola, con la definizione del lungomare attrezzato. Sull'area tematica 2, immaginata densamente costruita, è stata illustrata l'idea di un abbraccio tra parco e "costruito" attraverso la creazione di una lunga passeggiata dal mare all'entroterra. Chiarita l'intenzione di non aumentare la cementificazione né diminuire le aree verdi, ma prevedendo la possibilità di costruire attrezzature per produzioni di beni e servizi, anche nel sottosuolo, di ampliare le funzioni e di usare i volumi esistenti, anche quelli delle archeologie industriali, per l'insediamento di attività museali, musicali o attrezzature sportive. Sulle residenze, la proposta è stata di riproporre quanto già prefigurato in passato, cioè di stabilizzare le quantità già previste dal Pua, con quote di edilizia residenziale sociale, accanto alla produzione di beni e servizi.

Il Consiglio ha discusso a lungo dei contenuti presentati, approvando al termine diversi documenti impegnativi, primo tra i quali una mozione proposta dalla maggioranza che indica le linee guida generali che devono ispirare la trasformazione di Bagnoli e che ricalcano la relazione dell'assessore Piscopo, con l'impegno dell'amministrazione a far valere nei confronti del Governo le prerogative del Consiglio sulle scelte urbanistiche per Bagnoli. Altri impegni indicati all'Amministrazione e contenuti in ordini del giorno sono stati quelli sulla realizzazione della Città della musica, del teatro e della produzione televisiva e cinematografica, sul contenimento del traffico veicolare nella zona, sullo sviluppo complessivo dell'area occidentale, sulla creazione di una grande infrastruttura verde che colleghi tutte le altre aree naturali e gli elementi del paesaggio storico e sulla richiesta di sospensione, da avanzare all'Autorità Portuale, della prosecuzione delle attività turistico balneari in concessione fino all'effettiva bonifica per garantire la sicurezza della salute dei cittadini.