Comune di Napoli - Entro il 15 marzo le domande per ottenere fino a 400.000 € di contributi alle aziende per l'internazionalizzazione
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Entro il 15 marzo le domande per ottenere fino a 400.000 € di contributi alle aziende per l'internazionalizzazione

 
Sono stati approvati i criteri per la concessione dei contributi ai Consorzi per l'internazionalizzazione, introdotti dal decreto Sviluppo (dl 83/2012), in sostituzione dei Consorzi export e dei Consorzi agroalimentari, turistico-alberghieri ed agro-ittico-turistici.
A fissare le modalità di accesso agli aiuti, il Decreto ministeriale del 22 novembre 2012 e il Decreto direttoriale dell'11 gennaio 2013.
 
 
 

Tra i compiti dei nuovi Consorzi per l'internazionalizzazione:

  1. supportare la presenza delle piccole e medie imprese nei mercati esteri,
  2. sostenere la diffusione internazionale dei prodotti e dei servizi delle Pmi,
  3. contribuire all'importazione di materie prime e di prodotti semilavorati,
  4. favorire la formazione specialistica per l'internazionalizzazione,
  5. promuovere qualità e innovazione.

 
Fissa requisiti, criteri e modalità per l'accesso agli aiuti il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 22 novembre 2012.

Il Decreto direttoriale, invece, individua le spese ammissibili, le scadenze ed i modelli per la presentazione delle domande di contributo.
In particolare, il progetto deve coinvolgere, in tutte le sue fasi, almeno cinque Pmi consorziate provenienti da almeno tre diverse regioni italiane, appartenenti allo stesso settore o alla stessa filiera, con un'articolazione massima triennale.

 Tra le iniziative finanziabili, fiere, show-room, incontri bilaterali, workshop e registrazione del marchio consortile.
Il valore del progetto deve essere compreso tra 50mila e 400mila euro.

Le domande devono essere presentate al Mise - Direzione generale per le politiche di internazionalizzazione e la promozione degli scambi - entro il 15 marzo 2013.
Un elemento di novità è rappresentato dalla possibilità di ampliare la compagine consortile associando al consorzio anche enti pubblici e privati, banche e imprese di grandi dimensioni, sia pur non destinatari del contributo pubblico.