Comune di Napoli - Notizie dal Consiglio - Resistenza in Albania. Il contributo degli italiani per la lotta di liberazione dal nazifascismo
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Resistenza in Albania. Il contributo degli italiani per la lotta di liberazione dal nazifascismo

Roland Alikay, partigiano albanese con i partigiani Ettore Bonavolta e Piero Beldì
Roland Alikay, partigiano albanese con i partigiani Ettore Bonavolta e Piero Beldì

"La Resistenza in Albania. Il contributo degli italiani per la liberazione dell'Albania dall'occupazione nazifascista" è il titolo del convegno che si è svolto il 29 maggio nella Sala Nugnes di via Verdi. Hanno partecipato: la vice presidente del Consiglio comunale Elena Coccia , Danilo Risi, che ha portato il saluto del vice Sindaco, Antonio Amoretti, presidente dell'Anpi di Napoli, Piero Beldì, componente del direttivo della Casa della Resistenza di Fondotoce (Novara), Silio Aedo Violante, giurista, Guido D'Agostino, Presidente dell'Istituto campano storia della Resistenza, e Roland Alikaj, rappresentante del comitato nazionale dei veterani della lotta di liberazione albanese.
 
Nel corso dell'incontro, che è stato moderato da Vittorio Mazzone, responsabile della sezione Anpi di Afragola e Casoria, è stata conferita un'onorificenza a Ettore Bonavolta, partigiano e componente della Divisione Gramsci che combatté per la lotta di liberazione dell'Albania dal nazifascismo fino alla fine dell'occupazione, avvenuta il 29 novembre del '44. La pagina della Resistenza, ha sottolineato la vice presidente Coccia nel corso del suo discorso di saluto a nome dell'intero Consiglio comunale, e in particolare quella della partecipazione dei napoletani, rimane ancora un capitolo poco conosciuto della storia del nostro Paese, che si sta colmando solo grazie alla tenacia e all'impegno dei protagonisti e dell'Istituto di storia della Resistenza. Napoli, ha aggiunto la vice presidente Coccia, ha bisogno di un Museo della Resistenza, e ha bisogno di averlo al centro della città, perché sia un luogo che non rappresenti solo il passato, ma guardi al futuro e parli ai giovani, che numerosi, come testimonia l'aumento di iscrizioni all'Anpi registrato lo scorso anno, credono nei valori espressi dalla lotta partigiana contro ogni forma di dittatura e di privazione della libertà.

E' per affermare quei valori, che novanta napoletani decisero di sposare la causa del popolo albanese, che seppe distinguere tra regime d'occupazione fascista (che voleva fare del Paese una terra da sfruttare) e soldati (che dopo l'8 settembre, decisero di smettere i panni degli invasori per passare dall'altra parte). Tra loro Ettore Bonavolta, che a distanza di 68 anni ha ricevuto nuovamente il ringraziamento di un'intera nazione.