Comune di Napoli - Beni Comuni
Contenuto della Pagina

Beni Comuni

"A Napoli il bene è comune" è la campagna promossa dall'Assessorato al diritto alla città, alle politiche urbane, al paesaggio e ai beni comuni per raccontare e far conoscere l'esperienza dei Beni Comuni intrapresa dall'Amministrazione de Magistris insieme con le diverse realtà che animano la vita politica cittadina.

Un racconto che passa attraverso diversi atti amministrativi che estendono l'orizzonte degli obiettivi perseguiti dall'Amministrazione dalla nozione di bene pubblico al riconoscimento delle istanze sociali definite dalle collettività.

L'obiettivo della campagna è coinvolgere sempre più cittadini per ampliare la partecipazione alla gestione collettiva degli spazi pubblici e per sensibilizzare e promuovere una nuova forma di diritto pubblico, che tuteli e valorizzi i beni di appartenenza collettiva e sociale.

La campagna descrive i principali atti con cui l'amministrazione si è impegnata a intraprendere un nuovo percorso culturale, giuridico e sociale.

Guarda i video della campagna

Beni Comuni. Cosa sono?

I beni comuni sono l'acqua il lavoro, i servizi pubblici, le scuole, gli asili, le università, il patrimonio culturale e naturale, il territorio, le aree verdi, le spiagge e tutti quei beni e servizi che appartengono alla comunità dei cittadini e dei quali non può essere sottratto né il godimento, né la possibilità di partecipare al loro governo e alla loro gestione. Sono beni materiali e immateriali di appartenenza collettiva che sono sottratti alla logica dell'uso esclusivo e caratterizzati da una gestione condivisa e partecipata. Il Comune di Napoli garantisce la fruizione collettiva dei beni comuni e la loro preservazione a vantaggio delle generazioni future, attraverso un governo pubblico che ne consenta un utilizzo equo e solidale.

 

Beni Comuni. Cosa ha fatto il Comune?

Il Comune di Napoli è la prima città in Italia ad aver istituito un Assessorato ai Beni Comuni per dare forza al tema delle forme d'uso del patrimonio per il prevalente interesse collettivo. Nel 2011 è stato modificato lo Statuto Comunale ed è stata introdotta, tra le finalità, gli obiettivi e i valori fondamentali della Città di Napoli, la categoria giuridica del bene comune.

Statuto del Comune di Napoli

Il Comune di Napoli è uno dei pochi Comuni italiani ad aver dato seguito ai risultati della campagna referendaria del 2011 per una gestione pubblica partecipata dell'acqua e, più in generale, dei beni comuni. Con Delibera di Giunta n. 740 del 16/06/2011, approvata con delibera di Consiglio Comunale n. 20 del 15/7/11, il Comune di Napoli afferma il principio dell'acqua come un bene comune e come tale di assoluta proprietà pubblica.

 

Nel 2012 è stato approvato il Regolamento delle Consulte per la Disciplina dei beni comuni, quali beni di appartenenza collettiva, fissando nei punti della delibera del 18 gennaio 2013 i Principi per il governo e la gestione dei beni comuni della Città di Napoli secondo i quali «ogni cittadino deve concorrere al progresso naturale e spirituale della Città».

 

Nel 2013, il Comune di Napoli ha fatto propria la "Carta dello Spazio Pubblico", approvata al termine dei lavori della II Biennale dello Spazio Pubblico, tenutasi a Roma dal 16 al 18 maggio 2013, quale contributo fattivo e concreto al processo di valorizzazione e di studio dei modi d'uso dello spazio pubblico urbano e ha approvato i principi per il governo e la gestione dei beni comuni della città di Napoli.

 

Nel 2014 il Comune ha approvato in Consiglio Comunale una nuova delibera avente in oggetto le procedure per l'individuazione e la gestione collettiva dei beni pubblici, quali beni che possano rientrare nel pieno processo di realizzazione degli usi civici e del benessere collettivo. Una delibera fondamentale che ha attivato un dibattito in Italia e che pone al centro dell'azione amministrativa il prevalente interesse pubblico sancito dalla Costituzione.

 

Il Comune riconosce il valore di esperienze già esistenti nel territorio comunale, portate avanti da gruppi e/o comitati di cittadini secondo logiche di autogoverno e di sperimentazione della gestione diretta di spazi pubblici, dimostrando, in tal maniera, di percepire quei beni come luoghi suscettibili di fruizione collettiva e a vantaggio della comunità locale.

 

Il 10 agosto 2017 la Giunta ha approvato la delibera 458 per promuovere azioni di valorizzazione ai fini sociali del patrimonio comunale.

 
 

Raccolta delle dichiarazioni d'uso civico

A partire dal 2015 il Comune di Napoli ha preso atto delle "Dichiarazioni d'uso Civico delle Comunità" dell'ex Asilo Filangieri (vico Maffei, 4), di Villa Medusa (via di Pozzuoli n.110), del Giardino Liberato (Salita San Raffaele n. 3), ex Lido Pola (via Nisida 24), ex OPG (via Matteo Renato Imbriani), Scugnizzo Liberato (salita Pontecorvo 46), Santa Fede Liberata (via San Giovanni Maggiore Pignatelli 5).

 
 

Beni Comuni. A chi rivolgersi?

Assessorato all'urbanistica -
Assessore prof.ssa Laura Lieto
Palazzo San Giacomo - Piazza Municipio
Segreteria 081 7954116 - 7954117
Pagina facebook: https://www.facebook.com/AssBeniComuni
Email: assessorato.benicomuni@comune.napoli.it

Servizio Rigenerazione Urbana Sostenibile e Beni Comuni
Dirigente arch. Eliana Sommella
Telefono 0817958963
rigenerazione.urbana@comune.napoli.it

Osservatorio cittadino permanente sui Beni comuni della città di Napoli
osservatorio.benicomuni@comune.napoli.it