Nella riunione presieduta da Aniello Esposito affrontato il problema dell’appalto esterno dell’Anm per i servizi di pulizia e sanificazione dei mezzi e le proposte dei rappresentanti di una delle sigle sindacali dei lavoratori.
Audizione, oggi in commissione Mobilità, del sindacato Orsa sull’appalto multiservizi dell’Azienda napoletana di mobilità per gomma e ferro. Il segretario generale dell’organizzazione, Carlo Cipiglio, ha ricordato che la difficile situazione dei lavoratori impiegati nelle attività previste dall’appalto dura, nonostante il cambio della società che lo gestisce, ormai da dieci anni, periodo in cui vi è stato un sistematico ricorso agli ammortizzatori sociali. Anche la nuova società aggiudicataria, la Coopservice, è ricorsa per il secondo anno consecutivo a questo strumento, considerato ormai una soluzione definitiva alle problematiche esistenti e, quindi, snaturato nella sua essenza. Dopo un incontro con la società, il sindacato Orsa propone l’istituzione di un tavolo tecnico con la partecipazione dell’Anm, delle diverse sigle sindacali e della proprietà per valutare una serie di proposte: l’implementazione del blocco del turn over, l’incentivazione dell’esodo volontario e del ricambio generazionale, la discussione sui tempi di apertura della Linea 6 e della stazione Duomo della Linea 1, la formazione del personale. Dei 330 lavoratori attualmente disponibili, molti sono diplomati e potrebbero essere impiegati per scalare gli esuberi dichiarati. Le istituzioni, ha concluso Cipiglio, devono farsi garanti della serietà di un percorso condiviso che metta finalmente fine a questa situazione di sofferenza, anche con l’utilizzo temporaneo degli ammortizzatori sociali. Per il presidente Esposito è evidente il dato di una cattiva gestione della vicenda, anche rispetto alle assunzioni di personale. C’è comunque la massima attenzione da parte della commissione, ha sottolineato, per avere contezza dei reali salari riconosciuti ai lavoratori. L’utilizzo sbagliato degli ammortizzatori sociali lascia l’amaro in bocca, perché ai lavoratori andrebbe riconosciuta la possibilità di lavorare in serenità con retribuzioni adeguate. La commissione resta disponibile a convocare l’Anm e i sindacati, anche se molte delle questioni sono di stretta competenza delle rappresentanze dei lavoratori.
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del 17 maggio 2001- Redazione in Napoli
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