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Comunicato Stampa del Consiglio del 08/07/2021

Le commissioni Lavoro e Mobilità a sostegno dei lavoratori della GH Napoli

Nella riunione congiunta di oggi, presieduta da Vincenzo Solombrino e Aniello Esposito, si è deciso di ufficializzare con un documento unitario il sostegno alla vertenza dei lavoratori che gestiscono il servizio PRM di assistenza a persone con disabilità o mobilità ridotta all’aeroporto di Capodichino, un’attività che la Gesac, società di gestione dello scalo napoletano, vuole internalizzare. Sono intervenuti i rappresentanti sindacali Domenico Lombardi della Filt Cgil, Ugo Milone della Fit Cisl, Ottavio Vollero dell’Usb L.P. e Pasquale Lione dell’Ugl Trasporti. L’assessore alle Politiche del Lavoro, Giovanni Pagano, ha annunciato l’immediata convocazione dei consiglieri di amministrazione in Gesac del Comune di Napoli e della Città Metropolitana e una presa di posizione chiara a tutela dei lavoratori.

Il documento inviato dalle organizzazioni sindacali alle commissioni, con richiesta di urgente convocazione, hanno precisato i presidenti Solombrino e Esposito, ha incontrato subito la disponibilità a un’immediata convocazione, con l’auspicio che possa servire a scongiurare la perdita di posti di lavoro. I rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Usb e Ugl hanno illustrato nei dettagli la vertenza in corso, con Gesac, società di gestione aeroportuale, che intende internalizzare una serie di servizi senza applicare nessuna clausola sociale. Tra questi il servizio del PRM (assistenza a persone con disabilità o mobilità ridotta) appaltato alla società GH Napoli con un contratto in scadenza a fine anno. Gesac ha, invece, deciso di internalizzare una parte del servizio, quello che riguarda l’assistenza esterna allo scalo, senza assorbire i lavoratori che se ne occupano. Una decisione contestata dai sindacati, che l’hanno ritenuta grave non solo per gli esuberi immediati, ma anche per la reazione a catena che innescherebbe tra le società presenti in aeroporto e che porterebbe a centinaia di esuberi di lavoratori che negli anni hanno contribuito alla crescita dello scalo. La Gesac, hanno ricordato, ha chiuso il 2019 con 20 milioni di euro di utili, ed è una società che, proprio in quanto società di gestione, dovrebbe svolgere un ruolo di garante degli accordi presi. Nessun passo in avanti, fino a questo momento, ha portato nemmeno la procedura di raffreddamento aperta in Prefettura, nel corso della quale Gesac ha continuato a rifiutare l’applicazione delle clausole sociali alle internalizzazioni. Per l’assessore alle Politiche del lavoro, Giovanni Pagano, la vicinanza del Comune è scontata: se è vero che le quote di partecipazione in Gesac sono state dismesse, è anche vero che c’è ancora un consigliere di amministrazione, pur senza diritto di voto, che sarà mobilitato immediatamente, insieme al rappresentante della Città Metropolitana; questa vertenza, infatti, tocca la tenuta sociale della città in una fase critica come quella post pandemica, in cui è necessario esprimere una posizione forte. La Gesac ha una posizione dominante in aeroporto e non può permettersi di fare scelte a scapito del lavoro: per questo, oltre alla Prefettura, sarà interessato anche il Ministero dei Trasporti, perché Napoli, ora, non può perdere nemmeno un posto di lavoro. Anche le commissioni, secondo Alfonso Merolla (Davvero - sostenibilità & diritti), dovrebbero convocare una riunione con i consiglieri di amministrazione di Comune e Città Metropolitana in Gesac. Il documento di sostegno, hanno concluso i presidenti Solombrino e Esposito, sarà ufficializzato a breve e inviato alla Prefettura, al Ministero dei Trasporti e all’Enac.

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