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Comunicato Stampa del Consiglio del 16/02/2021

Assegnazione delle cappelle cimiteriali acquisite dall’Amministrazione comunale: aggiornamenti nella riunione congiunta delle commissioni Trasparenza e Patrimonio

È pronta la bozza del nuovo Regolamento di Polizia Mortuaria che disciplinerà, tra l’altro, la questione dell’utilizzo di loculi, edicole e cappelle cimiteriali acquisiti al patrimonio comunale per irregolarità amministrative. Dopo il parere dell’Avvocatura, la delibera sarà portata in Consiglio comunale. Le commissioni Trasparenza e Patrimonio, oggi riunite in seduta congiunta, hanno invitato ad accellerare i tempi per sottoporre l’atto al voto dell'Aula. Hanno partecipato il Responsabile di Area e il Dirigente del Servizio Cimiteri e l’assessora al Patrimonio Alessandra Clemente.

Presiedute rispettivamente da Domenico Palmieri e Carmine Sgambati, le commissioni Trasparenza e Patrimonio, con delega ai Cimiteri, si sono riunite oggi per fare il punto sulla complessa vicenda dei manufatti cimiteriali acquisiti al patrimonio comunale a seguito di irregolarità amministrative. Una vicenda, ha ricordato Palmieri, che ha portato all’apertura di procedimenti giudiziari e a sentenze che hanno accertato responsabilità a diverso titolo e determinato un’assunzione di impegno dell’Amministrazione verso le tante famiglie coinvolte nella vicenda: nuclei familiari che attendono di poter onorare i propri defunti e di avere la possibilità di far ospitare in futuro le proprie spoglie mortali nei manufatti acquisiti al patrimonio comunale. Proprio la riunione di oggi, ha ricordato il presidente della commissione Trasparenza, segue a una precisa richiesta del Comitato Tutela del Sepolcro Gentilizio, rappresentato oggi da Achille Sauro, costituitosi all’indomani della vicenda. Per Carmine Sgambati, presidente della commissione Patrimonio, è inammissibile che alla scadenza della consiliatura non si sia stata ancora messa la parola fine a una vicenda che si trascina da anni e che vede calpestati i sentimenti di tante persone. Assente Ciro Borriello, assessore titolare della delega ai Cimiteri, sono intervenuti il responsabile dell’Area e il dirigente del Servizio Cimiteri, Arnaldo Stella e Fabio Fulvio Fracasso. I due dirigenti hanno precisato che la vicenda si innesta sulla questione più ampia della revisione del Regolamento di Polizia Mortuaria. La possibilità, quindi, che le persone truffate potessero rientrare nella disponibilità dei sepolcri non era scontata. L’attuale disciplina del diritto d’uso, infatti, incide su questo aspetto, ed era pertanto necessaria una sua riscrittura, in quanto si tratta di un diritto che dal 2006 è stato pesantemente ristretto, molto più che in altre parti d’Italia. Il gruppo di lavoro costituito tra diversi uffici ha fin qui svolto tutti i passaggi necessari previsti dall’iter di modifica, ma ha deciso che per la complessità della materia, occorre sottoporla a un parere dell’Avvocatura. Un passaggio che sarà espletato a partire dalla prossima settimana; nel frattempo, sarà predisposta la delibera di proposta da sottoporre al Consiglio, un testo che al massimo entro due mesi arriverà nella commissione competente, per poi essere sottoposto al voto del Consiglio comunale. L’intervento, richiamato da più parti, con il quale nei mesi scorsi l’assessore Panini aveva ipotizzato uno stralcio di questa materia, è stato seguito da una valutazione più ampia sugli istituti giuridici coinvolti; all’esito si è chiarito che senza una modifica non si sarebbe riusciti ad arrivare al risultato voluto. Una precisazione, questa, sollecitata dall'intervento di Achille Sauro, che ha ricordato l’impegno assunto dall’Amministrazione ad adottare una delibera di Giunta per rispondere alle attese delle famiglie coinvolte. Vincenzo Moretto (Misto - Lega Napoli Salvini) ha precisato che vanno tenuti distinti i due aspetti della vicenda: quello più strettamente giuridico di ripristino della legalità e quello della volontà politica di riparare i danni subiti dalle famiglie. Da diversi consiglieri è venuta una proposta di delibera consiliare seguita da un parere tecnico, senza che con successivi approfondimenti sia stato detto cosa andasse modificato per far arrivare e approvare il testo in Consiglio comunale. Ciro Langella (Misto) ha concordato su questa valutazione ricordando l’impegno della commissione Patrimonio, che da anni ha seguito la vicenda. I possessori di questi manufatti sono stati riconosciuti dalla giustizia come vittime e si ha l’obbligo morale di risolvere la questione prima della fine della consiliatura, portando la delibera in Consiglio entro due mesi e sottoponendola al voto. D’accordo sull’improrogabilità di mettere la parola fine alle attese di tante famiglie anche il consigliere Andrea Santoro (Misto – Fratelli d’Italia). Per Rosario Andreozzi (DemA) si è ormai arrivati quasi alla fine di questa triste storia che ha coinvolto decine di famiglie: il regolamento in materia è stato modificato e la proposta di modifica arriverà all’Avvocatura, poi la delibera sarà portata in Consiglio. I dirigenti potrebbero, nelle more del parere dell’Avvocatura, inviare alla commissione la proposta di modifica del regolamento, per anticipare la fase degli approfondimenti e delle eventuali modifiche. L’assessora al Patrimonio Alessandra Clemente, anche a nome dell’assessora con delega alla Trasparenza Rosaria Galiero, ha assicurato su questo tema il sostegno di tutta l’Amministrazione, che rispetto a certe istanze, come quelle legate al culto dei morti, non ritiene possano esistere appartenenze politiche. In chiusura i presidenti Palmieri e Sgambati hanno deciso un aggiornamento della riunione a dieci giorni per assicurare una costante attenzione alla vicenda, che va assolutamente risolta in tempi rapidi.

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