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Comunicato Stampa del Consiglio del 11/02/2021

Musica a scuola: esperienze e nuovi progetti

Prosegue il ciclo di incontri della commissione Scuola, presieduta da Chiara Guida, con esperti di diverse discipline per elaborare un percorso di proposte da sottoporre ai referenti degli istituti scolastici nell’ambito dell’educazione ai sentimenti e alle emozioni. Oggi il contributo di Luciana Mazzone, pedagogista musicale, che ha sperimentato differenti modalità di utilizzo della musica e del canto, in particolare nella fascia d’età 0-3 anni.

Nel momento forse più difficile per la vita della scuola, che mai come ora è al centro delle ansie e delle preoccupazioni di ragazze e ragazzi, delle famiglie e di quanti lavorano nel mondo dell’istruzione, occorre mettere al centro quello che è il fine che la Costituzione le affida: essere luogo di formazione e di crescita per il Paese. Per questo, ha detto la presidente Chiara Guida, chiediamo che tutto quello che serve alla crescita delle ragazze e dei ragazzi e che mette al centro le personalità, la possibilità di scoprire talenti e di umanizzare le materie, come i laboratori, devono continuare la loro attività, anche se con modalità diverse. Per Luciana Mazzone, pedagogista musicale che lavora da anni nelle scuole e in contesti extrascolastici, non solo della Campania, proponendo diverse modalità di utilizzo della musica e del canto rivolte ai bambini e alle famiglie, il Covid ha aperto a nuove opportunità di confronto su un argomento importante come il fare scuola. L’esperienza di questi anni, secondo Mazzone, ha dimostrato che laddove i percorsi formativi hanno consentito di coinvolgere i genitori, si è potuto eliminare il divario tra scuola e famiglie, eliminando le barriere e facendo della scuola un luogo inclusivo, partecipativo e di scambio; il genitore diventa così protagonista della formazione e si lavora all’educazione genitoriale. Un risultato constatato nei più diversi contesti: dalle scuole cosiddette “bene” a quelle in cui si lavora con genitori e progetti contro la dispersione scolastica e la povertà educativa. Ovunque vengono proposte le stesse cose e, anzi, proprio nei contesti più difficili nascono esperienze più belle e progettualità più interessanti. Una delle prime cose che vengono chiarite ai genitori che partecipano, ha spiegato Mazzone, è che durante le attività va spento il cellulare e non è possibile effettuare registrazioni. Una modalità che va contro l’abitudine diffusa secondo la quale non si possono vivere esperienze con i propri figli senza fotografarle o riprenderle in video. Una modalità che assicura, invece, che quelle esperienze non saranno vissute come si deve. È per questo, per l’esempio sbagliato che i genitori danno ai figli, usando sempre il cellulare e consentendone l’uso ai figli anche piccolissimi, che i bambini non sono abituati a prestare attenzione a chi hanno di fronte, e quindi, a scuola, non sapranno vivere la relazione concentrandosi sull’insegnante. Per contrastare tutto questo, vanno creati spazi di laboratorio che devono arricchire tutti quelli che lavorano nella scuola, a partire dalle insegnanti e dal personale scolastico. Attraverso l’esperienza musicale, che viene proposta prescindendo dalla qualità delle prestazioni e dei risultati, si dà a chi partecipa l’opportunità di conoscersi, ascoltarsi, prendere coscienza della propria voce. E questo perché la musica aiuta a stare bene, consente di annullare il narcisismo attraverso l’esperienza del gruppo, fa bene al cuore, e stimola la produzione di sostanze che fanno bene all’organismo, come l’ossitocina. Farlo oggi, in questa fase così difficile in cui stiamo vivendo e con bambini ancora più esposti all’uso dei cellulari e ai social media, diventa ancora più necessario, sempre, però, intervenendo con esperienze di gruppo e con il coinvolgimento dei genitori. Ancora, molto si può fare creando reti e unendo persone che, in diverso modo, lavorano nel mondo dell’educazione e possono fornire contributi diversi e proporre percorsi innovativi. Un’esperienza nuova ed interessante, quella di oggi, secondo Marta Matano (Movimento 5 Stelle), che apre alla possibilità di allargare l’orizzonte delle attività e dei percorsi da sperimentare nel mondo della scuola. Altri incontri della commissione, ha annunciato Chiara Guida, vedranno nuovi confronti tra esperti, nell’ottica della riflessione sulle modalità di educazione che siano più rispondenti ai nuovi bisogni delle ragazze e dei ragazzi.

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