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Comunicato Stampa del Consiglio del 23/11/2020

Le attività di Protezione Civile in città: ne ha discusso la commissione Ambiente nell’anniversario del terremoto dell’80

A quarant’anni dal terremoto dell’Irpinia la commissione Ambiente ha fatto il punto sulle attività della Protezione civile comunale, in particolare quelle collegate all’emergenza Coronavirus, auspicando un rafforzamento del servizio. Sono intervenuti l’assessora titolare della delega Rosaria Galiero e il dirigente del Servizio Protezione civile Pasquale Di Pace


A distanza di quarant’anni dal terremoto dell’Irpina, ha ricordato il presidente Marco Gaudini, non va dimenticato il ruolo svolto dai volontari accorsi da tutta Italia per offrire soccorso alle comunità colpite. Quell’esperienza ha posto le basi per l’istituzione nel 1992 della Protezione Civile, che oggi costituisce un presidio fondamentale per la gestione dell’emergenza epidemica e di tutte le calamità climatiche che sempre più frequentemente colpiscono il territorio. Numerose sono quindi le funzioni in cui il sostegno della Protezione Civile è essenziale alle attività del Comune, che durante la prima fase dell’emergenza Coronavirus ha messo in campo numerose attività, a partire dalla distribuzione dei pasti alle famiglie in difficoltà. In questa fase l’amministrazione potrebbe attivare anche un piano speciale di screening, come già fatto in altri comuni del territorio della Città Metropolitana, una proposta già presentata all’attenzione del Sindaco. L’assessora Rosaria Galiero ha ribadito che proprio all’indomani del terremoto del 1980 nacque l’esigenza di immaginare un programma di gestione delle emergenze che eliminasse la disorganizzazione nei soccorsi e oggi la Protezione Civile italiana è riconosciuta come una delle migliori al mondo. In questi mesi di emergenza per il Coronavirus, sono state tante le attività messe in campo e notevole l’impegno dei volontari che hanno supportato l’amministrazione comunale, garantendo sempre la presenza nelle strade e nei mercati. Anche oggi queste attività continuano, affiancando l’ordinario allo straordinario, come avvenuto nel corso degli ultimi due giorni in cui si è lavorato all’allerta meteo e si è collaborato alla gestione dell’emergenza nei comuni del Crotonese. Va ricordato, però, che pur in un rapporto di collaborazione e scambio con i dirigenti regionali, il Comune non è presente al tavolo costituito dalla Regione per la gestione dell’emergenza, dove vengono prese le decisioni e dove siede solo un rappresentante dell’Anci. Nella seconda fase, gestita finora in maniera molto complicata, la Protezione Civile non è stata ancora convocata a tavoli dalla Prefettura, anche se è costante l’aggiornamento sugli aspetti di interpretazione dei Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri che hanno una ricaduta sul territorio. Va registrata, invece, una maggiore partecipazione del Servizio Welfare che sta concordando con le Municipalità le modalità per garantire una presenza diffusa sui territori e accanto alle persone e famiglie in difficoltà. Resta, ovviamente, la disponibilità della Protezione Civile ad intervenire in caso di richiesta di supporto, una modalità che consente una maggiore libertà di movimento sul territorio per altri servizi, come la distribuzione di farmaci o, come richiesto dall’assessora alla Salute Francesca Menna, per supportare eventuali azioni legate agli screening sanitari. Infine è in via di elaborazione il “Piano Neve”, una programmazione che sarà sottoposta all’attenzione della commissione prima dell’approvazione definitiva, e il piano di reclutamento dei volontari per la Protezione Civile comunale. Un aspetto, questo, sollecitato da Francesco Vernetti (DemA) che ha ribadito la necessità che l’Amministrazione emani un bando per dotarsi di un proprio nucleo di volontari, e che siano stilati i piani di intervento attuativi. Occorrerebbe un presidio in ogni Municipalità, in modo che in caso di allerta siano garantiti interventi più rapidi..La Protezione Civile, ha detto, dovrebbe disporre delle risorse necessarie per agire non solo nelle emergenze, ma per essere coinvolta in tutte le attività di prevenzione e salvaguardia ambientale e urbanistica. Sarebbe necessario una sorta di “Piano Marshall” per mettere in sicurezza il territorio comunale e favorire il benessere cittadino. In tal senso, il tema del reclutamento dei volontari è centrale e sarebbe opportuno avvalersi del supporto delle associazioni di categoria (ingegneri, agronomici, geologi, ecc.) Difficile, per il presidente Gaudini, richiedere a figure tecniche esterne un’assunzione di responsabilità a titolo gratuito e volontario. Piuttosto, per potersi avvalere delle professionalità necessarie, vanno messe in campo le risorse economiche adeguate e il sostegno dell’amministrazione comunale è in questo senso essenziale. Da parte sua, la commissione si impegna a offrire il massimo sostegno agli uffici della Protezione Civile comunale per veicolare richieste e proposte presso le istituzioni del territorio, nell’ottica di una proficua collaborazione interistituzionale. Pasquale Di Pace, dirigente del Servizio di Protezione Civile, ha spiegato che tra le attività attualmente in corso rientra anche la ricognizione delle spese sostenute per l’emergenza Covid e quelle conseguenti ai danni causati dalle emergenze climatiche. Per sopperire alla carenza di personale, che conta oggi cinque amministrativi e otto tecnici, si sta lavorando ad un interpello con la Direzione generale. Venti gli ingressi necessari, mentre per i volontari si ricorre agli elenchi regionali delle associazioni, in attesa che sia pronto il bando per reclutare volontari comunali. È in corso, poi, un’interlocuzione con i Vigili del Fuoco con i quali si sta lavorando ad un documento sulla sicurezza delle cavità cittadine e sulla modulazione degli interventi in caso di dissesti. Infine, va ricordata l’attivazione, a partire da febbraio, del Centro Operativo Comunale per il coordinamento di tutte le emergenze e per la raccolta delle segnalazioni da girare ai servizi competenti. Sulla necessità di sopperire alla mancanza di diverse figure professionali tecniche nella gestione delle emergenze, Di Pace ha poi ricordato che la reperibilità di Protezione Civile è obbligatoria: basterebbe disporre degli elenchi dei tecnici in reperibilità che l’amministrazione comunale ha a disposizione nei vari servizi. Una questione già posta all’attenzione del Direttore generale.

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