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Comunicato Stampa del Consiglio del 17/09/2020

Ripresa della raccolta “porta a porta” a Forcella: se ne è discusso in commissione Qualità della Vita

Con l’assessore all’Ambiente Raffaele Del Giudice, la commissione Qualità della Vita, presieduta da Francesco Vernetti, si è occupata oggi del progetto che si pone l'obiettivo di riprendere, nella zona di Forcella, la raccolta differenziata con il sistema del “porta a porta”. Esaminate le problematiche particolari del quartiere, dove per due volte il sistema è stato avviato per poi regredire dopo poco tempo, l’ingegner Paolo Stanganelli di Asìa Napoli ha assicurato che l'azienda lavorerà al rilancio dell'operazione.

Nella zona di Forcella la raccolta differenziata non è stata ben accolta, ha ricordato nell’introduzione Francesco Vernetti. Eppure il quartiere, grazie alla riqualificazione di Porta Capuana, è ormai una meta turistica. Occorre estendere ad alcune strade finora escluse il “porta a porta” e, per Forcella, preparare il terreno con una comunicazione capace di coinvolgere associazioni, famiglie, stakeholders. Bisogna studiare il territorio per capire il motivo per il quale si continuano a generare cumuli di rifiuti.

Si tratta di vere e proprie discariche, ha aggiunto la consigliera della Municipalità 2 Bianca Verde: non si può pensare di reintrodurre a Forcella la raccolta “porta a porta” se prima non si provvede a completare il sistema nell’intero territorio municipale, senza lasciare vuoti che inevitabilmente si riempiono di discariche.

In quel territorio, ha detto l’assessore Del Giudice, è stato riscontrato un certo rigetto della regola base della raccolta differenziata: il rispetto degli orari. Ma il “porta a porta” va rilanciato anche a Forcella, ha continuato l’assessore. All’Asìa è stato dato mandato di elaborare un progetto apposito, mentre già da alcuni giorni sono in corso incontri con le associazioni del territorio, in particolare con una nascente associazione dei commercianti, per accompagnare il rilancio con una comunicazione di forte impatto. È possibile lanciare a Forcella il sistema del “porta a porta” così come, superando grandi difficoltà, è stato possibile avviarlo e mantenerlo in altri quartieri difficili, come la Sanità e i Quartieri Spagnoli. Asìa sconta, come è noto, la mancanza di personale, e il sistema del “porta a porta” richiede il triplo di addetti rispetto alla raccolta tradizionale stradale. Servono soprattutto i controlli, ha concluso Del Giudice: quindici giorni di multe sono l’unico modo per scoraggiare comportamenti scorretti, ad esempio quello del deposito di rifiuti fuori orario e per strada. Occorre anche convincere i cittadini a depositare gli ingombranti nelle isole ecologiche per evitare accumuli stradali, molti dei quali dovuti al comportamento scorretto di chi lavora come “svuotacantine.”

Un suggerimento su questo aspetto è venuto da Sergio Colella (DemA): si potrebbe ideare una sorta di ricevuta a cura di Asìa che gli “svuotacantine” potrebbero esibire alle famiglie prima di essere pagati; ciò per evitare che abbandonino gli ingombranti per strada. L’ingegner Stanganelli di Asìa ha esposto per grandi linee il piano di rilancio e sviluppo della raccolta “porta a porta”, che vede l’azienda impegnata a revisionare il sistema in zone in cui già è partito e a completare entro il 2020 alcuni quartieri, tra cui Scampia, Secondigliano, Arenella e Piscinola-Marianella. Il piano in corso di realizzazione è finanziato e terminerà a metà del 2021. Parallelamente, si progetterà il rilancio del “porta a porta” a Forcella, e il progetto sarà presentato all’assessorato. Non ci sono territori che non possano essere ricondotti al “porta a porta”, ha concluso Stanganelli, a patto di disporre di risorse e di far precedere ogni intervento da un lavoro di sensibilizzazione della cittadinanza.

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