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Comunicato Stampa del Consiglio del 11/09/2020

Quali essenze arboree per la città: riflessione della commissione Qualità della vita

La commissione Qualità della vita, presieduta da Francesco Vernetti, ha incontrato oggi l’assessore al Verde Luigi Felaco che ha annunciato la pubblicazione, proprio oggi, sul sito del Comune dell’avviso per piantumazione di nuovi alberi finanziata, con 5 milioni di euro, dalla Città Metropolitana. Insieme ad altri interventi sul verde, ha detto l’assessore, ci si appresta a cambiare per le prossime due generazioni il verde cittadino. La commissione ha oggi invitato il presidente dell’Ordine degli Agronomi, Giuseppe Ceparano, per una discussione su quali siano le essenze arboree più adatte alla nostra città che soffre di gravi danni causati alle scelte errate fatte nel passato.

Scadrà a breve, il 29 settembre, l’avviso pubblicato oggi per l’affidamento, in cinque lotti, degli interventi di sostituzione e impianto ex novo di alberature sul territorio del Comune di Napoli. I finanziamenti, ha spiegato l’assessore Felaco, provengono dalla Città Metropolitana e ammontano a circa 5 milioni di euro. L’operatore che si aggiudicherà la gara dovrà piantare alberi in sostituzione di quelli crollati o abbattuti, estirpando le radici e preparando le sedi per le nuove piantumazioni, abbattere e sostituire quelli a rischio crollo, piantare alberi nelle formelle rimaste vuote lungo le strade cittadine. L’obiettivo dell’amministrazione, ha detto l’assessore, è quello di sostituire dove necessario gli alberi e implementare il verde della città. Nel capitolato sono state inserite le essenze arboree da piantare, e tra queste ci sono i pini che, così come richiesto dalla Soprintendenza, dovrebbero sostituire in Viale Virgilio i pini abbattuti, ma con il completo rifacimento della pavimentazione per evitare che le radici, come avvenuto finora, creino danni ingenti alla sede stradale. Non è, questo, l’unico progetto per il verde cittadino, ad esso si affiancano altri progetti come quello finanziato dalla Regione e che vede il rifacimento delle alberature di Viale Augusto. Importante, ha concluso, raccogliere suggerimenti e proposte, ha detto nelle conclusioni Felaco, perché con le altre amministrazioni il dialogo è aperto e possibile. Il progetto è importante, si tratta di ridisegnare il verde cittadino, tenendo conto del cambiamento climatico e anche della concreta necessità di manutenzione del verde negli anni futuri (per i primi tre anni la manutenzione sarà a carico della ditta che si aggiudicherà l’appalto).

Per la commissione, ha detto il presidente Vernetti, è decisivo il tema delle essenze arboree che si decide di piantare, sarebbe un grave errore ripiantare i pini, e non solo per gli attacchi dei parassiti cui sono soggetti ma anche per i forti venti che il cambiamento climatico abbatte sempre più spesso sulla città. Andrebbe poi colta l’occasione per rimediare a errori gravissimi fatti nel passato anche in altre zone, ad esempio in via Saverio Altamura, dove le robinie rischiano di compromettere l’impianto fognario dopo aver creato danni alla strada e alle abitazioni, o in via Foria, una strada al buio perché gli alti alberi hanno completamente inglobato l’illuminazione pubblica. Sarebbe importante anche, ha aggiunto Sergio Colella (DemA) informare adeguatamente i cittadini con una campagna di comunicazione per metterli al corrente, correttamente, su ciò che si sta facendo per il verde cittadino.

Il presidente dell’Ordine degli Agronomi, Giuseppe Ceparano, ha offerto oggi un contributo di merito molto apprezzato dalla commissione. Nella nostra città, ha detto, andrebbero privilegiate le specie arboree autoctone, in particolare quelle della macchia mediterranea: sono alberi che vivrebbero in questa terra anche senza l’intervento umano, e questo spiega anche perché rendano più facile la manutenzione. Nel passato, e in particolare negli ultimi cento anni, sono stati fatti errori gravi: intere zone con alberi provenienti da altri climi e continenti, come appunto le robinie e gli eucalipti, che creano molti problemi di manutenzione. Quanto ai pini, è ormai assodato che non ci sono rimedi, né agronomici né chimici, che possano contrastare la cocciniglia dei pini che, in tutta Europa, li sta distruggendo. Lecci, agrumi selvatici, albero di Giuda, macchia mediterranea, alberi di non alto fusto e opportunamente distanziati nelle strade cittadine rappresenterebbero anche una svolta culturale, un superamento dell’immagine imposta in epoca fascista, per esempio a Posillipo, con i pini. E poi bisogna tener conto, nel momento della piantumazione, che dimensioni e aspetto degli alberi cambiano con la maturità: nelle strade, gli alberi non devono raggiungere altezze superiori ai 5 metri, e devono essere distanziati; solo nei grandi spazi si può pensare di piantare alberi di alto fusto. Insomma, ha concluso, per fare un buon lavoro, non si deve puntare all’effetto immediato, ma guardare ai tempi lunghi.

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