1. Contenuto della pagina
  2. Menu principale di navigazione
  3. Menu fondo pagina di navigazione
Contenuto della Pagina

Comunicato Stampa del Consiglio del 03/07/2020

“I Quartieri dell’Innovazione”: nuovo confronto nelle commissioni Giovani, Welfare e Lavoro

Dopo il primo confronto della settimana scorsa, le commissioni Giovani, Welfare e Lavoro, presiedute da Laura Bismuto, Maria Caniglia e Vincenzo Solombrino, hanno nuovamente discusso del bando “I Quartieri dell’Innovazione”, in scadenza il prossimo 10 agosto, insieme ai servizi competenti e con la partecipazione dell’assessora al Welfare e al Lavoro Monica Buonanno.

Il Responsabile Unico del Procedimento per il progetto “I Quartieri dell’Innovazione”, Riccardo Roccasalva, ha illustrato oggi ai componenti delle commissioni riunite in seduta congiunta i dettagli tecnici dei due bandi, uno rivolto agli Enti del Terzo Settore (ETS) e l’altro a gruppi informali di cittadini.

Entrambi i bandi scadranno il prossimo 10 agosto; verranno selezionate un numero massimo di 40 idee progettuali provenienti da Enti del Terzo settore, e fino a 20 idee progettuali provenienti dai gruppi informali di cittadini, per un totale di 60, da avviare ad un percorso di accompagnamento allo sviluppo progettuale e alla definizione dei target della durata di 4 mesi. Trascorsi i 4 mesi sarà possibile, per i soggetti selezionati, presentare la candidatura per l’assegnazione del contributo a fondo perduto e dei servizi di affiancamento personalizzato. Roccasalva ha specificato che nel bando è fatto obbligo ai gruppi informali di cittadini che intendono proseguire il percorso per l’accesso alla Fase 2 di costituirsi in ETS entro il termine massimo di 40 giorni dalla pubblicazione della graduatoria. Per garantire una equa ripartizione delle progettualità tra tutte e quattro le “aree bersaglio” individuate (le Municipalità 2,3,6 e 8) è stato stabilito di attribuire, tra i progetti che otterranno un punteggio minimo di 60/100, almeno 5 progetti ad ogni Municipalità, tra quelli presentati dalle ETS, e 2 per ogni rete informale di cittadini. In merito ai fondi, il budget complessivo di 2,850 milioni di euro dei fondi PON Metro verrà distribuito per contributi a fondo perduto che vanno da un minimo di 50.000 a un massimo di 140.000 euro per i progetti delle ETS, e da un minimo di 30.000 a un massimo di 50.000 euro per i gruppi informali di cittadini. È stata inoltre ridotta la quota di compartecipazione da parte dei soggetti proponenti: 10% per gli ETS e 5% per i gruppi informali. Infine, ogni ETS potrà concorrere con un'unica idea progettuale.

È un lavoro molto complesso quello che è stato svolto, ha precisato la responsabile dell’Area Politiche per il Lavoro e Giovani Paola Sparano: è importante impiegare in modo proficuo e trasparente i fondi, garantendo una seria ricaduta sui territori.

L’assessora Monica Buonanno ha rinnovato l’impegno a fornire quanto prima i dati dettagliati sulle valutazioni a suo tempo fatte per l’individuazione delle “aree bersaglio”, così come richiesto dalle commissioni. Ha chiarito tuttavia che si tratta di una sperimentazione, che non esclude che il progetto possa estendersi ad altre aree con i fondi 2021 – 2027, per i quali sono già partiti i tavoli per il partenariato. Indicatori e dati alla mano, ha concluso, le quattro “aree bersaglio” erano quelle che presentavano maggiori criticità all’epoca delle indagini, e non bisogna pensare ad una esclusione di altri territori, ma ad una importante occasione per coniugare politiche per il lavoro e Welfare con progetti sostenibili di innovazione sociale.

Nel dibattito il consigliere Vincenzo Moretto (Misto – Lega Salvini Napoli) ha espresso molte critiche all’impianto del progetto, che si basa su parametri discutibili che non tengono conto dei reali bisogni dei territori. Rispetto ai dati forniti dall’assessora Buonanno ha espresso dubbi sulla effettiva ricaduta di progetti che, una volta terminati, rischiano di esaurirsi senza nessuna garanzia di continuità, peraltro in aree che sembrano già predeterminate dall’Amministrazione e non selezionate sulla base di criticità oggettive. Per queste ragioni chiederà anche una discussione in commissione Trasparenza.

Le commissioni si impegneranno, hanno concluso i presidenti Caniglia e Solombrino, a offrire il loro contributo per la pubblicazione delle FAQ (Frequently Asked Questions) sul sito istituzionale del progetto, in modo da venire incontro alle esigenze di chiarimento da parte degli interessati, e hanno aggiornato i lavori sul tema a dopo l’estate, una volta che sarà conclusa la procedura selettiva.

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO