1. Contenuto della pagina
  2. Menu principale di navigazione
  3. Menu fondo pagina di navigazione
Contenuto della Pagina

Comunicato Stampa del Consiglio del 30/06/2020

“Infasciamento” alloggi Erp, la commissione chiede che sia prorogata la scadenza del termine

Al centro della discussione in commissione Politiche per la Casa, presieduta da Vincenzo Solombrino, con la partecipazione della Napoli Servizi e del capostaff dell’assessorato alle Politiche per la Casa Alfonso Sperandeo, la scadenza dei termini per la presentazione della documentazione relativa al reddito familiare necessaria per la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica

Un tema proposto dal consigliere Rosario Andreozzi (DemA) con riferimento a quanti per situazioni di oggettivo impedimento non abbiano presentato nei tempi previsti la documentazione necessaria al cosiddetto “infasciamento”, l’attività che serve a definire per gli utenti Erp le fasce reddituali e il canone di locazione da pagare. Dario Savoia, che per la Napoli Servizi cura questa attività, ha spiegato che il mancato invio nei termini della documentazione necessaria comporta, da regolamento, l’inserimento nella fascia più alta e l’emissione dei bollettini collegati. Per Andreozzi il tema è politico, e va avviata un’interlocuzione con la Regione Campania per chiedere una proroga a favore di quanti a causa di gravi difficoltà non abbiano potuto presentare in tempo la documentazione e abbiano ricevuto richiesta di pagamento di canoni maggiorati rispetto al passato. Nessuna competenza, in questo caso, spetta alla Napoli Servizi, perché la società si limita ad applicare il regolamento regionale in materia, che presenta diversi aspetti da correggere. Dario Savoia della Napoli Servizi ha spiegato che l’infasciamento va presentato ogni due anni. I bollettini recapitati in questi mesi con canoni maggiorati riguardano quanti non hanno presentato la richiesta relativa all’ultima scadenza, fissata a luglio 2019 e poi prorogata a ottobre, relativa ai redditi 2018, base per la determinazione del canone dal 1° gennaio 2020. Per coloro che, nonostante le richieste e solleciti, non hanno inviato documenti, è stata applicata la tariffa massima. Per queste situazioni, è solo possibile definire, insieme al Servizio Politiche per la Casa, un piano di rateizzo per il recupero delle morosità sulla base dell’applicazione della tariffa massima per i mesi antecedenti alla presentazione della documentazione.

È fissato invece al 20 settembre il termine per la presentazione dell’Isee e di ogni altra documentazione necessaria per la determinazione del canone prevista dal nuovo regolamento regionale n. 11 del 2019. All’articolo 23 comma 4, sulla morosità del canone, il nuovo regolamento regionale dà facoltà ai Comuni di ricalcolare la morosità tenendo conto del reddito effettivo degli assegnatari, anche con riferimento agli anni pregressi. È su questo aspetto, ha rilevato il presidente Solombrino, che la commissione può lavorare presentando insieme all’assessorato un documento per chiedere la proroga della scadenza dei termini e la valutazione dei casi di oggettivo impedimento all’invio degli atti. 

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO