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Comunicato Stampa del Consiglio del 26/06/2020

I Quartieri dell’Innovazione: primo confronto nelle commissioni Lavoro e Welfare

Presiedute da Vincenzo Solombrino e Maria Caniglia, le commissioni consiliari Lavoro e Welfare hanno discusso oggi con l’assessora Monica Buonanno degli avvisi relativi al progetto “IQ - I Quartieri dell’Innovazione”, realizzato dall’assessorato alle Politiche Sociali e al Lavoro e finanziato nell’ambito del PON Città Metropolitana 2014 – 2020 per misure a sostegno di progetti di innovazione sociale.

Scadono il prossimo 10 agosto i due avvisi rivolti rispettivamente, agli enti del terzo settore e a gruppi informali di cittadini per sollecitare l’invio di proposte innovative capaci di generare ricadute positive di medio/lungo termine a favore dei territori e delle comunità in termini di sviluppo socio-economico, con attenzione a temi quali l’inclusione e la coesione sociale, lo sviluppo dell’imprenditorialità civica, la sostenibilità e la tutela dell’ambiente, l’educazione e la formazione, lo sport, il turismo, la promozione del territorio, la produzione creativa e culturale. Destinatari delle proposte progettuali sono i territori delle Municipalità 2, 3, 6 e 8; per ogni proposta accolta è prevista una seconda fase supportata da “coaching” personalizzati e da un incentivo economico a fondo perduto. Questi i principali punti illustrati oggi da Monica Buonanno, che ha definito il progetto “IQ” un importante esempio di democrazia partecipata e una buona pratica dell’Amministrazione riconosciuta anche in ambito europeo.

Nel dibattito la presidente Caniglia ha chiesto chiarimenti sui soggetti del terzo settore che hanno titolo a partecipare all’avviso, e sui criteri che hanno portato a individuare le Municipalità destinatarie delle Misure. Stesse perplessità avanzate dal consigliere Vincenzo Moretto (Misto – Lega Salvini Napoli) che ha espresso perplessità su alcuni indicatori usati per la valutazione. Marta Matano (Movimento 5 Stelle) ha evidenziato che i dati dell’analisi sono piuttosto datatati e che forse oggi restituirebbero un quadro dei bisogni del territorio diverso.

L’assessora Buonanno ha chiarito che i soggetti destinatari sono tutti quelli individuati dal Codice del Terzo Settore (D.Lgs.117/2017), e ha spiegato che l’individuazione delle aree bersaglio del progetto non attiene assolutamente a criteri soggettivi di valutazione ma a parametri oggettivi derivanti dalla S.U.S. - la Strategia di Sviluppo Urbano Sostenibile della Città di Napoli elaborata dalla Direzione Generale - che fissa gli indicatori in base ai quali valutare la situazione di ogni Municipalità. tra gli altri: l’indice anagrafico, l’indice demo-anagrafico, l’indice sociologico, il BIL (Benessere Interno Lordo), il tasso di vecchiaia e il tasso di povertà della popolazione. Le Municipalità individuate, ha concluso, sono quelle che presentavano i coefficienti più bassi dall’incrocio di questi dati. È vero che i progetti europei richiedono tempi lunghi di analisi, ma è da apprezzare il lavoro certosino svolto che deve essere motivo di orgoglio per tutta l’Amministrazione.

Il prossimo 3 luglio le commissioni Lavoro e Welfare torneranno a riunirsi su questo tema per sentire il parere della parte tecnica.

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