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Quanti sono i napoletani 'non pregiudicati'

(Garbata polemica col sociologo Amato Lamberti)

Il Difensore civico chiede a Repubblica di precisare un dato inesatto sui napoletani che avrebbero subito condanne penali.
'Non e' possibile - sostiene l'ombudsman partenopeo - che il 39 per cento della popolazione sia pregiudicato'

Lettera pubblicata su "Repubblica Napoli" il 22 gennaio 2008

Quanti sono i pregiudicati napoletani

Caro Fabrizio, non esageriamo. Non si può affermare (sabato 19 gennaio) che il 39 per cento dei napoletani è pregiudicato. L'ho già segnalato al giornalista che sabato 12 gennaio, sul Sole 24 Ore, ha virgolettato l'affermazione di Amato Lamberti. Ho telefonato a quest'ultimo per chiedere chiarimenti  ma il professore non mi ha precisato la fonte del dato. Mi sono anche rivolto al dirigente proposto alle statistiche del Comune di Napoli e, telefonicamente, agli uffici Istat di via Verdi. Non c'è traccia della statistica segnalata dal sociologo Lamberti. Sempre al telefono, lo stesso Lamberti mi ha parlato di "illegalità diffusa e di moltissimi che non rispettano il semaforo rosso". Ma scherziamo? "Pregiudicato", leggo dal Devoto Oli, è persona che ha riportato condanne penali. Dire che quattro napoletani su dieci hanno subito una condanna penale mi sembra una mostruosità. Non credo alla storia del 39 per cento dei napoletani che è pregiudicato. Non ci credo e chiedo a lei e ad Amato Lamberti, che è un docente universitario, di chiarire modalità e fonti di tali affermazioni, anno di riferimento, significato attribuito al termine "pregiudicato".

 

Giuseppe Pedersoli
Difensore civico
Città di Napoli

Risposta del direttore di Repubblica Napoli Giustino Fabrizio

Amato Lamberti mi ha detto di riferirsi alla popolazione adulta e di aver tenuto conto anche dei procedimenti in corso, dei dati del condono edilizio e del contenzioso sulle contravvenzioni stradali. Evidentemente la sua intenzione è di rilevare il clima di illegalità diffusa presente in città. Sulla precisione semantica e statistica credo invece che abbia ragione il nostro Difensore civico. Ma fino a un certo punto, perché la situazione mi sembra molto pregiudicata.

 

Giustino Fabrizio

Ad insultarci ci pensano gli altri

Caro direttore, la ringrazio della precisazione e prendo atto del giudizio ironico sulla situazione. La Difesa civica a Napoli è compito arduo, in questo periodo più che mai. Ma l'invito che rivolgo ai miei concittadini è: non ci auto commiseriamo e, soprattutto, non insultiamoci. Direi che possiamo ritenerci soddisfatti degli insulti che ci arrivano dalle altre parti della nazione.

(g.p.)

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