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Cava di Piperno in località Masseria del Monte in Pianura

antica cava di piperno
cava di piperno alla masseria del monte

Le Rocce lapidee dei Campi Flegrei

Il patrimonio costruito dei Campi Flegrei di epoca greca e romana è stato realizzato principalmente con rocce lapidee che affioravano sia nella caldera flegrea sia nelle aree immediatamente circostanti. Le pavimentazioni stradali furono realizzate con basoli lavici di colore grigio (l' Arco Felice Vecchio e la Via Sacra per Cuma). Altre arterie di collegamento utilizzate a fini commerciali e militari (La Grotta di Pozzuoli, la Grotta di Seiano, il Viadotto Cocceio) furono scavati dai romani nel Tufo Giallo Napoletano e nei Tufi Gialli affioranti nella caldera flegrea. L'impiego del Tufo Grigio Campano, roccia che si degrada rapidamente per alterazione agli agenti esterni, fu, sia da parte dei Greci prima che dai Romani dopo, alquanto limitato. Uno dei principali motivi che spinsero le popolazioni a cavare nel sottosuolo sta nel fatto che queste rocce sono facilmente scavabili e soprattutto mostrano caratteristiche di facile lavorabilità. Inoltre la necessità di reperire nel sottosuolo materiale da costruzione fu imposta dal sempre crescente sviluppo urbanistico della città.

Altra motivazione che giustifica la presenza di un sistema caveale nel sottosuolo di Napoli è che questa città, impostata unicamente su terreni
vulcanici,
mancava di una risorsa naturale fondamentale: l'acqua, ad eccezione delle acque del fiume Sebeto. Per questo motivo fu indispensabile realizzare nel tempo l'acquedotto Claudio (I sec. d.C.) e quello del Carmignano (XVII sec.). In particolare l'acquedotto Claudio portava le acque del Serino, attraverso una rete (lunga circa 90 chilometri) di cunicoli sotterranei realizzati nella roccia tufacea dove l'acqua scorreva, raccogliendosi di volta in volta in cisterne, fino terminare il suo percorso nella Piscina Mirabilis di Bacoli.

La maggior parte di queste opere d'arte in ambiente sotterraneo è stata realizzata cavando la formazione del Tufo Giallo Napoletano che, con
spessori anche superiori al centinaio di metri, costituisce l'ossatura della città di Napoli. Pertanto tutto il sistema caveale noto e rilevato dall'Ufficio
Sicurezza Geologica e Sottosuolo del Comune di Napoli, si estende per la quasi totalità in questa formazione vulcanica.

 
 

Assessorato alla Difesa del Suolo del Comune di Napoli
Servizio Sicurezza Geologica e Sottosuolo
Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento di Scienze della Terra

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