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"ParteNopea e ParteDonna" - Guida di Napoli al femminile

Introduzione

insieme di alcuni monumenti di napoli più rappresentativi
 

La guida "ParteNopea e ParteDonna " è un contributo alla lettura ed alla conoscenza della città di Napoli attraverso uno sguardo differente, quello che vuole dare visibilità e rilievo anche all'altra traccia, al segno impresso alla città da figure femminili che sono state partecipi ad ogni parte del suo processo storico.
Con l'ironia delle parole del grande Totò, si vuole presentare alle visitatrici ed ai visitatori una visione insolita della struttura urbanistica, della città partenopea, nella quale i luoghi sono associati anche alle figure femminili, a quella "parte donna" che li ha segnati in maniera diversa, poiché solo questa ricomposizione può restituire pienamente la straordinaria ricchezza della realtà napoletana.

copertina della guida raffigurante un profilo di sirena

Nella storia di Napoli e del suo sviluppo urbanistico, voluto, disegnato e realizzato, come altrove, dai protagonisti e vincitori di lotte per il potere politico ed economico, non vi sono quasi mai riferimenti alla storia delle donne.
Anche l'approccio storicoartistico ed architettonico nella lettura del tessuto urbano non sfugge alla cancellazione sistematica delle tracce femminili e non svela, dunque, le donne protagoniste della sua storia, ad eccezione delle figure femminili allegoriche che lo decorano.
Per leggere la città anche al femminile bisogna, quindi, guardare oltre le strutture, oltre le facciate monumentali per andare alla ricerca di dettagli, di tracce lievi, discrete. Bisogna varcare le soglie, immergersi nei luoghi, ripercorrere vissuti, liberarsi dell'ingombrante sguardo neutro tradizionale per porsi domande nuove ... e riconoscere così tutte le storie.
Solo se si osservano la trama urbana, i palazzi, le strade, immaginando anche la ricca rete di azioni, alleanze, passioni, pratiche e pensieri di uomini e donne che queste opere sottendono, si può leggere nella città costruita l'altra parte.
Si scopre un universo di donne che l'hanno abitata e costruita, con i limiti delle loro possibilità di azione: poiché fino al XX secolo non hanno avuto accesso ai processi decisionali relativi all'assetto urbano, se non in forma indiretta, né hanno potuto operare come ingegnere, architette, scultrici, maestranze nel campo della tecnica edilizia. Tante donne non hanno materialmente costruito i luoghi, ma li hanno realizzati con le loro idee, i loro beni, i loro saperi. Hanno lasciato più scritti, oggetti, gesti, orme minute ed effimere, che grandi opere durature; i loro contributi sono stati documentati e tramandati in maniera discontinua, frammentata, sotto forma di aneddoti e biografie di donne insigni.
Molte opere sono a lungo rimaste nell'ombra, ritenute di minore interesse; molti sguardi le hanno ignorate. E così ... dovunque si è guardato, non si sono scoperte le tracce femminili che affollano la città: nelle chiese, nelle case, sulla scena politica, intellettuale e ludica. Non ci si è accorti di quanto l'agire femminile abbia plasmato anche gli spazi urbani napoletani.
Perché anche a Napoli, come altrove, le donne hanno da sempre "formato" la città, ne hanno segnato lo sviluppo e l'aspetto esteriore come muse ispiratrici, soggetti rappresentati, ideatrici e finanziatrici, contribuendo a costruire l'identità architettonica e culturale della città.
Nei palazzi storici napoletani, sedi di salotti letterari e politici si sono intrecciate le vite di scrittrici, patriote e filantrope; negli istituti di arte, di musica, nei musei si rintracciano percorsi di artiste e musiciste di grande spessore, nei teatri sparsi nella città sono entrate in scena attrici e cantanti di talento.
E ovunque le donne agiscano, lasciano non solo segni materiali, permanenti, visibili del loro passaggio, ma anche la loro ricchezza di emozioni e passioni per questa città, alimentata sempre dai gesti della quotidianità.
Far conoscere la città ripercorrendo anche l'altra traccia, spesso invisibile, delle soggettività femminili, diventa dunque di straordinaria rilevanza perché solo così si può interpretare il grande patrimonio di risorse umane e non solo fisiche che da sempre possiede questa città.

 
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