Le opere pittoriche riguardano la produzione del cambiamento di stile del Maestro, iniziata dagli anni Ottanta del secolo scorso e sono dedicate alla Natura, incontaminata, perfetta, silenziosa, che l’uomo perciò non abita, magari la illumina, come nel notturno spettacolare dedicato a Palermo. “…ho pensato che faccia parte di quelli che cercano di rasserenarci…” ha detto di lui Uto Ughi, suo estimatore e concertista durante la breve (18-29 febbraio 2012) mostra del Maestro, unica a precedere l’attuale a Napoli, al Foyer del San Carlo, con la stessa curatela. Il titolo della mostra nasce dalla suggestione che l’artista offre, tal che “ Lo spazio della tela diventa per Ettore de Conciliis come lo spazio di attesa, di pausa della vita nel suo scorrere, tempi antecedenti e successivi al raggiungimento del suo inevitabile punto focale, la conclusione del suo intimo e forte desiderio espressivo,
la Pace, //…//. Per raggiungerla deve attraversare lo spazio senza tempo//…//
lo spazio di quiete.”(
n.d.r. testo in catalogo di F. M. Sardella). A questo ideale sono ispirate le opere di Land Art, come “il Parco della Pace” creato nel 2009 nei dintorni di Roma. La prima, forte opera progettata e realizzata nel 1979-80 in Sicilia, a ricordo della strage perpetrata da Salvatore Giuliano il 1 maggio 1947, è il “Memoriale di Portella delle Ginestre” le cui grandi installazioni litiche rivivono in mostra con 10 grandi foto in bianco-nero, ad opera di Luigi Nifosì. A commento sono in visione filmati a circuito chiuso.
Preview per la Stampa, 24 maggio ore 18 Vernissage 24 maggio ore 18.30, alla presenza dell’Assessore alla Cultura e al Turismo, Nino Daniele.