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Prorogata la scadenza della chiamata di idee nell'ambito del PON Città Metropolitana per l'avvio degli spazi di innovazione sociale

Il Comune di Napoli, al fine di consentire una maggiore partecipazione e avere più tempo per cogliere la straordinaria  opportunità del PON Città Metropolitana 2014 2020, ha prorogato al prossimo 11 maggio 2018 la data di scadenza per la partecipazione alla chiamata di idee per la progettazione e l’avvio di uno Spazio di Innovazione Sociale.

La chiamata di idee rappresenta la prima fase di realizzazione di un progetto finanziato dal Piano Operativo Nazionale (PON) Città Metropolitana di Napoli 2014 2020 ed è uno degli interventi a maggior carattere di innovazione che la città di Napoli sta attivando.

Lo spazio di innovazione sociale si pone come luogo dove potenziare e integrare servizi di prossimità, nell’ottica dell’inclusione attiva e dell’innovazione sociale, e progettarlo insieme al territorio è una delle risposte più coerenti.

La chiamata di idee segue il principio della progettazione partecipata e “chiama” tutti, cittadini, imprese, associazioni, cooperative, scuole, organizzazioni, a dare il proprio contributo per costruire il primo spazio di innovazione sociale nella Municipalità 6 di Napoli (Barra, San Giovanni a Teduccio, Ponticelli). Le idee progettuali dovranno essere presentate entro l'11 maggio prossimo, esclusivamente attraverso  la piattaforma presente sul sito istituzionale del Comune di Napoli http://www.altuoservizio.comune.napoli.it/sis/modulo.php
 
“Un momento di grande emozione e di consapevolezza” dichiara l’Assessore al Lavoro, al Bilancio e alle Attività Economiche Enrico Panini. “Napoli è al centro di una trasformazione sociale e culturale estremamente significativa e il PON Città Metropolitana, che finanzierà le idee migliori che emergeranno da questa chiamata, ci ha indicato come consolidarla. Si tratta di una sperimentazione con la quale, per la prima volta, la nostra Amministrazione segue la logica della progettazione dal basso. Ci aspettiamo idee innovative, significative e senz’altro utili, perché emergeranno dai reali fabbisogni di chi su quel territorio vive, studia, lavora. Il lavoro assicura diritti e dignità; abbiamo e sentiamo molto la responsabilità verso i cittadini tutti e in particolare verso i cittadini a maggior rischio di esclusione” conclude Panini “ e lo spazio di innovazione sociale è una delle risposte più coerenti. Siamo certi che la procedura partecipata avvii un nuovo percorso verso la lettura delle necessità della nostra Città in termini di lavoro e sviluppo”.
 
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