Comune di Napoli - Urban Glitch: alterazioni del patrimonio storico napoletano di Fulvio Giannotti e Michele Palumbo
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Urban Glitch: alterazioni del patrimonio storico napoletano di Fulvio Giannotti e Michele Palumbo

Anteprima della 3^ed. rassegna Napoli Expo Art POLIS a cura di Daniela Wollmann

In mostra fino al 16 luglio al PAN. Opening giovedì 6 luglio ore 17.00 - 20.00.

'Urban Glitch: alterazioni del patrimonio storico napoletano' è un progetto espositivo di Fulvio Giannotti e Michele Palumbo, due giovani architetti che hanno esplorato il fenomeno delle alterazioni architettoniche nel centro storico della città di Napoli.
La mostra, realizzata in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli, aprirà la rassegna 'Napoli Expo Art Polis', giunta alla sua terza edizione, a cura di Daniela Wollmann con Luigi  Necco e la direzione artistica di Alessandro Incerto.
Per alterazioni architettoniche si intendono tutte quelle operazioni di piccola scala che hanno modificato lo stato originale di un edificio, al fine di adattare lo spazio domestico alle esigenze di chi lo abita. Il fenomeno è stato affrontato prendendo in prestito il concetto di glitch, che in elettrotecnica viene usato per indicare un comportamento anomalo all'interno di un circuito, causato da un errore imprevisto. Il circuito, in questo caso, è rappresentato dal paesaggio urbano del centro storico di Napoli, da cui il titolo Urban Glitch. Il progetto prende le mosse da un'osservazione ravvicinata dello stato dei luoghi e tenta di mostrare lo stretto rapporto tra le alterazioni spaziali del tessuto edilizio storico e una condizioni di ghettizzazione, sociale ed urbanistica, che interessa particolari enclaves della città.
Non si tratta, quindi, di liquidare il fenomeno come una sorta di 'virus' da debellare, ma di riconoscere anche i risvolti, non di rado positivi, che questa intrattiene con il tessuto sociale e considerarli come possibile occasione per un ripensamento delle politiche di tutela di un centro storico che, dal 1995, è entrato a far parte dei beni tutelati dall'Unesco.
 

Il percorso espositivo si divide in 5 aree tematiche consecutive: partendo da una prima introduzione al fenomeno, gli autori mostrano un censimento con oltre 800 foto, fino ad arrivare ad una catalogazione delle alterazioni architettoniche ricorrenti mediante l'uso di plastici stampati in 3D. Il percorso continua con un breve contributo video a cura di Davide Tartaglia, con musiche di Ciro Martignetti, concludendosi con la possibilità, da parte del visitatore, di  contribuire con singole opinioni ad alcune domande che gli autori pongono ai visitatori stessi. Tali contributi vengono esposti all'interno del percorso in maniera tale da rendere noto, non solo agli autori, il pensiero che comunemente si forma  rispetto a questo fenomeno.