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Napoli, il sapore di una lunga storia

Dal 6 al 20 dicembre

 

Nell'ambito del Natale a Napoli 2016

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"Napoli, il sapore di una lunga storia" è il progetto ideato e realizzato dall'Amministrazione Comunale, finanziato dalla Regione Campania.
Un lungo programma di eventi che si sviluppa intorno ad un tema centrale: Napoli, una città con un forte patrimonio identitario e al contempo proiettata verso il futuro.
Il trecentenario della nascita di Carlo di Borbone che corre quest'anno e a cui abbiamo già dedicato il Maggio dei Monumenti, continua ad rappresentare il filo conduttore di un percorso culturale in cui arte, musica, tradizione e gastronomia si incontrano nei
"luoghi di Carlo", le icone più riconosciute della città, ma anche l'espressione del talento artistico del passato e del presente di Napoli.
In tutte le costruzioni da lui volute o ispirate è possibile leggere i segni delle passioni che lo animavano e che orientavano le sue scelte soprattutto in materia culturale: ecco dunque che il Palazzo Reale, costruito a immagine di un re che ambiva allo stesso respiro politico delle maggiori corti europee, divenne il luogo in cui poterono esercitare la propria arte i maggiori esponenti della pittura napoletana. Accanto al Palazzo fu costruito in soli 270 giorni il Teatro San Carlo, chiamato così in onore del sovrano che l'aveva voluto per potere beneficiare di spettacoli musicali a corte. La necessità di dare una degna collocazione alle opere della collezione Farnese ereditata dalla madre portò alla costruzione della Reggia di Capodimonte, che lega indissolubilmente il suo nome anche alla produzione della celebre porcellana. La parte della collezione Farnese dedicata all'archeologia è invece ospitata al Museo Archeologico Nazionale, che ha però il suo punto di forza nella collezione Borbonica proveniente dagli scavi di Pompei. La presenza di questi reperti testimonia la grande lungimiranza dimostrata da Carlo nella salvaguardia di ciò che veniva alla luce nell'area vesuviana. La Real Accademia di Disegno fu la prima istituzione napoletana tutelata e controllata dallo
stato per l'educazione alle arti figurative e - con successive integrazioni e modifiche nelle finalità e nell'ubicazione - è oggi divenuta l'Accademia di Belle Arti.
A tutti questi luoghi è dedicata la mostra "Le Fabbriche di Carlo", realizzata da Arte-m.net, che sarà inaugurata il 12 dicembre alle ore 18.00 al Convento di San Domenico Maggiore.
Una ricostruzione plurimediale dell'intraprendenza, delle iniziative 'imprenditoriali' ante litteram della corte di Carlo e della dinastia borbone: video live d'autore, firmato da Stefano Incerti e interpretato da Nando Paone, animazioni e testimonianze ricucite organicamente e fruibili su grandi schermi in due punti cardinali della città, il Convento di San Domenico e il Maschio Angioino.
In scena la consacrazione di Napoli a capitale europea: i palazzi regali, con le residenze di corte [da portici alla reggia di Caserta],le fabbriche del pensiero: l'accademia di belle arti, il teatro di San Carlo, i grandi cantieri delle antichità pompeiane
e ercolanensi; le manifatture: dalle porcellane di capodimonte, alla stamperia e alla fabbrica degli arazzi reali.
Un percorso innovativo di coinvolgimento del pubblico, arricchito da un sito web [www.carlodiborbone.net], giochi interattivi, e-book, suggestioni ludiche per l'infanzia [un gioco dell'oca ai tempi dei borbone, in concomitanza con la grande mostra storie di giocattoli. dal settecento a barbie, sempre nel convento di san domenico, fino alle suggestioni sul tema specifico della eno-gastronomia: un focus mirato orienterà nella trama articolata dei costumi e delle 'ricette' dell'epoca, la tavola dei re, la 'mensa' delle colonie operaie, continuità e contaminazioni delle tradizioni culinarie popolari prima della 'rivoluzione' murattiana.
E sempre a San Domenico Maggiore, tra il sagrato della meravigliosa basilica ed il chiostro del convento, il 15, il 16, il 17 ed il 18 dicembre, per celebrare il Settecento napoletano verrà ricostruito, dall'Associazione Siti Reali e Residenze Borboniche, in collaborazione con l'Associazione Il Mandracchio, un mercato ed un presepe vivente con botteghe artigiane ed artisti di strada, attività culinarie ed esposizioni di prodotti tipici.
E infine "Le passioni di Carlo", una rassegna di 8 eventi musicali in 4 diverse location (Teatrino di Corte all'interno di Palazzo Reale, Museo di Capodimonte, Museo Archeologico Nazionale, Accademia di Belle Arti): chiamati ad esibirsi nomi affermati sulla scena italiana e internazionale e tanti giovani musicisti che rappresentano il futuro della cultura partenopea nel mondo e ricordano con il loro entusiasmo quello di un giovanissimo re, arrivato sul trono di Napoli a soli 17 anni. Gli eventi saranno accompagnati dalla degustazione di vini prodotti nelle vigne metropolitane di Napoli, sopravvissute all'attacco della fillossera dalla seconda metà dell'Ottocento e alla necessità di dovere ricorrere all'innesto su vite americana per garantire la sopravvivenza dei vitigni: il vino di Napoli è dunque un vino a piede franco, geneticamente uguale a quello bevuto dai romani e alla corte borbonica.

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