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Glossario

popolazione

  • Anziani per 1 bambino E' il rapporto avente a numeratore il numero di persone di 65 anni e più e a denominatore il numero di persone con meno di 6 anni.
  • Indice di dipendenza E' il rapporto percentuale avente a numeratore la somma tra la popolazione 0-14 anni e quella di 65 anni e più e a denominatore la popolazione in età da 15 a 64 anni.
  • Indice di vecchiaia E' il rapporto percentuale avente a numeratore la popolazione di 65 anni e più e a denominatore quella di 0-14 anni.
  • Popolazione residente Per ciascun comune è costituita dalle persone aventi dimora abituale nel comune, anche se alla data del censimento sono assenti perché‚ temporaneamente presenti in altro comune italiano o all'estero.
  • Rapporto di mascolinità E' il rapporto percentuale avente a numeratore la popolazione maschile residente e a denominatore la popolazione femminile residente

istruzione

  • Grado di istruzione Si riferisce al più alto titolo di studio conseguito in qualsiasi scuola (pubblica o privata, italiana o straniera, anche all'estero) e non alla più alta classe o al più alto corso frequentato con successo. Si riportano le seguenti definizioni:
    1. Analfabeti - sono coloro che hanno dichiarato di non sapere leggere o scrivere.
    2. Alfabeti privi di titoli di studio - sono coloro che hanno dichiarato di sapere leggere e scrivere, pur non avendo conseguito la licenza elementare.
    3. Licenza di scuola elementare - corrisponde al completamento del primo livello dell'istruzione di base.
    4. Licenza di scuola media inferiore o di avviamento professionale - corrisponde al completamento del secondo livello dell'istruzione di base.
    5. Diploma di scuola secondaria superiore - comprende il Diploma scolastico di qualifica che si consegue al termine di un ciclo di studi secondari superiori della durata di 2 o 3 anni che non permette l'accesso ad un corso di studi universitari e il Diploma di maturità o esame di Stato che si consegue al termine di un ciclo di studi secondari superiori della durata di 4 o 5 anni che permette l'accesso ad un corso di studi universitari.
    6. Diploma terziario di tipo non universitario - si consegue dopo un corso di studi non universitari di varia durata. Per accedere a tali corsi è necessario essere in possesso del diploma di scuola secondaria superiore.
    7. Diploma universitario - titolo di studio rilasciato al termine di un corso di diploma universitario o conseguito presso Scuole parauniversitarie o Scuole dirette a fini speciali dopo un corso di studi di durata non inferiore a 2 anni e non superiore a 3. Per accedere a tali corsi è necessario essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore.
    8. Laurea - titolo di studio che si consegue dopo un corso di studi universitari di durata non inferiore a 4 anni e non superiore a 6. Per accedere a tali corsi è necessario essere in possesso del diploma di scuola secondaria superiore.
  • Titolo di studio Si intende un titolo a cui lo Stato attribuisce valore legale, conseguito alla fine di un corso di istruzione

condizione professionale

  • Attività lavorativa svolta Le dieci categorie proposte nelle tavole relative all'attività lavorativa svolta fanno riferimento ai dieci grandi gruppi della versione europea (ISCO 88 COM) della ISCO 88 - International Standard Classification of Occupation.
  • Disoccupati in cerca di nuova occupazione Si intendono le persone di 15 anni e più che, avendo perduto una precedente occupazione alle dipendenze, sono alla ricerca attiva di un'occupazione e sono in grado di accettarla se viene loro offerta. L'aggregato delle Forze di lavoro è costituito dall'insieme degli occupati e delle persone in cerca di occupazione. La parte rimanente della popolazione costituisce le Non forze di lavoro tra i quali vi sono i ritirati dal lavoro, ovvero le persone di 15 anni e più che hanno cessato un'attività lavorativa per raggiunti limiti di età, invalidità o altra causa. La figura del ritirato dal lavoro non coincide necessariamente con quella del pensionato in quanto non sempre il ritirato dal lavoro gode di una pensione.
  • Luogo di destinazione Si intende il luogo abituale di studio o di lavoro che può essere ubicato nello stesso comune di dimora abituale, in un altro comune o all'estero.
  • Occupati le persone di 15 anni e più che nella settimana di riferimento (dal 14 al 20 ottobre 2001) hanno svolto un'occupazione in proprio o alle dipendenze da cui traggono un profitto o una retribuzione (si deve considerare qualsiasi tipo di reddito: salario, stipendio, onorario, profitto, rimborso spese, eventuali pagamenti in natura, vitto e alloggio). Comprendono, inoltre, quanti collaborano con un familiare che svolge attività lavorativa in conto proprio senza avere un regolare contratto di lavoro o una retribuzione (coadiuvante familiare). Qualunque forma di lavoro atipico, con o senza contratto, costituisce un requisito sufficiente per essere incluso tra gli occupati, purché le ore di lavoro prestate abbiano un corrispettivo monetario o in natura. L'aggregato degli occupati è composto dalle persone che si sono dichiarate occupate e da coloro i quali pur essendosi dichiarati in un'altra condizione (disoccupato, in cerca di prima occupazione, studente, casalinga, ecc.) nella settimana di riferimento hanno effettuato una o più ore di lavoro retribuito o come coadiuvanti familiari. Non devono considerarsi occupati: chi frequenta un corso universitario per il conseguimento del dottorato di ricerca, i medici che frequentano la scuola di specializzazione, i titolari di borse di studio e le persone che svolgono attività di volontariato sociale non retribuito, chi sta assolvendo gli obblighi di leva o sta svolgendo il servizio civile indipendentemente dal fatto che la persona possiede un'occupazione con diritto alla conservazione del posto.
  • Persone in cerca di occupazione Tutti i non occupati di 15 anni e più che dichiarano al contempo: di aver cercato, nelle quattro settimane che precedono la rilevazione, attivamente un lavoro alle dipendenze o predisposto i mezzi per avviare un'attività in proprio; di essere immediatamente disponibili, entro due settimane, ad accettare un lavoro qualora venga loro offerto. Ad essi vanno aggiunti coloro che dichiarano essere in attesa di iniziare un lavoro che hanno già trovato per i quali non viene applicato nè‚ il criterio della ricerca attiva nè‚ quello della immediata disponibilità. Tra le persone in cerca di occupazione possono essere individuate le persone in cerca di prima occupazione e i disoccupati in cerca di nuova occupazione.
  • Persone in cerca di prima occupazione Persone in età di 15 anni e più che: avendo concluso, sospeso, abbandonato un ciclo di studi; non avendo mai esercitato un'attività lavorativa o avendo cessato un'attività in proprio o avendo smesso "volontariamente" di lavorare per un certo periodo di tempo (almeno 1 anno) sono alla ricerca attiva di un'occupazione e sono in grado di accettarla se gli viene offerta.
  • Popolazione residente che si sposta giornalmente Si fa riferimento alle persone residenti che si spostano giornalmente da un luogo di partenza (alloggio di dimora abituale) ad uno di arrivo (luogo di studio o di lavoro) e che hanno dichiarato di rientrare giornalmente nello stesso alloggio di partenza. Non è compreso chi studia o lavora nel proprio alloggio, chi non ha una sede fissa di lavoro, chi ha dichiarato di spostarsi giornalmente per motivi di studio o di lavoro da un alloggio diverso da quello di dimora abituale e chi non rientra giornalmente nello stesso alloggio di partenza.
  • Posizione nella professione Per posizione nella professione si intende il livello di autonomia/responsabilità e la "funzione" di ciascuna persona espletante un'attività economica in rapporto all'unità locale in cui viene svolta l'attività stessa (per unità locale si intende lo stabilimento, azienda agricola, officina, laboratorio, cava, bottega, istituto, ufficio, ecc.). Le posizioni nella professione si articolano in:
    1. Dipendente o in altra posizione subordinata: chi lavora, con o senza contratto, per un datore di lavoro pubblico o privato ricevendo un compenso sotto forma di stipendio, salario, rimborso spese, pagamento in natura, vitto, alloggio, ecc.;
    2. Imprenditore: chi gestisce in proprio un'impresa (agricola, industriale, commerciale, di servizi, ecc.) nella quale impiega personale dipendente;
    3. Libero Professionista: chi esercita in conto proprio una professione o arte liberale (notaio, avvocato, medico dentista, ingegnere edile, ecc.);
    4. Lavoratore in proprio: chi gestisce un'azienda agricola, una piccola azienda industriale o commerciale, una bottega artigiana, un negozio o un esercizio pubblico, partecipandovi col proprio lavoro manuale. Rientrano in tale categoria anche i coltivatori diretti, i mezzadri e simili, chi lavora nel proprio domicilio direttamente per conto dei consumatori e non su commissione di imprese;
    5. Socio di cooperativa di produzione di beni e/o prestazione di servizi: chi è membro attivo di una cooperativa di produzione di beni e/o di prestazione di servizi indipendentemente dalla specie di attività in cui la cooperativa è operante, cioè colui che come corrispettivo dell'opera prestata non percepisce una remunerazione regolata da contratti di lavoro ma un compenso proporzionato alla prestazione e/o una quota parte degli utili di impresa;
    6. Coadiuvante familiare: chi collabora con un familiare che svolge un'attività in conto proprio, senza avere un rapporto di lavoro regolato da un contratto (ad esempio moglie che aiuta il marito negoziante, figlio che aiuta il padre agricoltore, ecc.).
  • Settori di attività economica Le categorie proposte nelle tavole relative ai settori di attività economica fanno riferimento alla Classificazione delle attività economiche (ATECO 1991).
  • Tasso di attività E' dato dal rapporto percentuale avente al numeratore la popolazione di 15 anni e più appartenente alle forze di lavoro e al denominatore il totale della popolazione della stessa classe di età.
  • Tasso di disoccupazione E' dato dal rapporto percentuale avente al numeratore la popolazione di 15 anni e più in cerca di occupazione e al denominatore le forze di lavoro della stessa classe di età.
  • Tasso di occupazione E' dato dal rapporto percentuale avente al numeratore la popolazione di 15 anni e più occupata e al denominatore il totale della popolazione della stessa classe di età

famiglia

  • La famiglia è costituita da un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune (anche se non sono ancora iscritte nell'anagrafe della popolazione residente del comune medesimo). Una famiglia può essere costituita anche da una sola persona. L'assente temporaneo non cessa di appartenere alla propria famiglia sia che si trovi presso altro alloggio (o convivenza) dello stesso comune, sia che si trovi in un altro comune italiano o all'estero. La definizione di famiglia adottata per il censimento è quella contenuta nel regolamento anagrafico.
  • Nucleo familiare E' definito come l'insieme delle persone che formano una relazione di coppia o di tipo genitore-figlio. Si intende la coppia coniugata o convivente, senza figli o con figli mai sposati, o anche un solo genitore assieme ad uno o più figli mai sposati. Il concetto di nucleo familiare è normalmente più restrittivo rispetto a quello di famiglia; infatti nell'ambito di una famiglia possono esistere uno o più nuclei familiari. Può non esservene nessuno come è nel caso ad esempio delle famiglie unipersonali. Una famiglia può essere composta da più nuclei, ma può anche essere costituita da un nucleo e da uno o più membri isolati (altre persone residenti), o ancora da soli membri isolati.
  • Numero medio di componenti per famiglia E' il rapporto avente a numeratore il totale dei residenti in famiglia e a denominatore il totale delle famiglie

abitazioni

  • Abitazione Si intende un alloggio costituito da un solo locale o da un insieme di locali (stanze e vani accessori), costruito con quei requisiti che lo rendono adatto ad essere dimora stabile di una o più persone, anche nel caso in cui una parte sia adibita ad ufficio (studio professionale, ecc.); dotato di almeno un accesso indipendente dall'esterno (strada, cortile, ecc.), che non comporti il passaggio attraverso altre abitazioni, o da spazi di disimpegno comune (pianerottoli, ballatoi, terrazze, ecc.); separato da altre unità abitative da pareti; e inserito in un edificio.
  • Altro tipo di alloggio Si intende un alloggio non classificabile come abitazione che, al momento del censimento, risulta occupato: da almeno una persona residente, anche se temporaneamente assente alla data del censimento; solo da persone non residenti. Ne sono esempi: le roulotte, le tende, i caravan, i camper, i container; le baracche, le capanne, le casupole; le grotte; le rimesse, i garage, le soffitte, le cantine; gli alloggi contenuti in costruzioni che non sono edifici.
  • Livelli dell'abitazione Concerne lo sviluppo verticale dell'abitazione. Non si considerano livelli le cantine, i garage, le soffitte e simili. I soppalchi abitabili e simili sono un livello.
  • Numero di occupanti per stanza È il rapporto tra il numero di persone residenti in abitazione e il numero di stanze delle abitazioni occupate da persone residenti (comprese le cucine).
  • Numero di stanze per abitazione È il rapporto tra il numero di stanze delle abitazioni (comprese le cucine) e il numero di abitazioni.
  • Occupanti una abitazione/stanza Fa riferimento al numero delle sole persone residenti che occupano l'abitazione/stanza.
  • Opere/interventi all'abitazione Si intendono gli interventi di manutenzione, i restauri, i risanamenti, le ristrutturazioni e simili, apportati all'abitazione negli ultimi dieci anni da chi in questo periodo vi ha dimorato o vi dimora attualmente.
  • Percentuale di abitazioni occupate da persone residenti E' il rapporto percentuale tra il totale delle abitazioni occupate da persone residenti e il totale delle abitazioni.
  • Stanza Si intende un locale che riceve aria e luce diretta dall'esterno e ha dimensioni tali da consentire la collocazione di un letto per un adulto, lasciando lo spazio utile per il movimento di una persona. Sebbene le cucine, i cucinini, i vani accessori e i bagni non siano stati conteggiati tra le stanze al momento della rilevazione, il numero di stanze riportato nelle tavole è comprensivo del numero di cucine.
  • Stato di occupazione dell'abitazione Una abitazione può essere: occupata da almeno una persona residente, anche se temporaneamente assente alla data del censimento; occupata solo da persone non residenti; non occupata.
  • Superficie media delle abitazioni È il rapporto tra la somma della superficie delle abitazioni e il numero di abitazioni.

edifici

  • Complesso di edifici un insieme di costruzioni, edifici ed infrastrutture. Normalmente ubicato in un'area limitata e non frammentata, finalizzato in modo esclusivo o principale all'attività di un unico organismo, ente impresa o convivenza.
  • Edificio una costruzione: di concezione ed esecuzione unitaria; dotata di una propria struttura indipendente; contenente spazi utilizzabili stabilmente da persone per usi destinati all'abitazione e/o alla produzione di beni e/o di servizi, con le eventuali relative pertinenze; delimitata da pareti continue, esterne o divisorie e da coperture; dotata di almeno un accesso dall'esterno.
  • Numero di interni dell'edificio Si intendono le abitazioni, gli uffici e simili presenti nell'edificio, a cui si accede dall'ingresso sull'esterno, o dai singoli ingressi interni. Sono esclusi dal conteggio le unità locali, le pertinenze e gli alloggi con accesso sul perimetro dell'edificio.
  • Stato di conservazione dell'edificio Si riferisce alle condizioni fisiche dell'edificio, sia interne che esterne.
  • Tipologia d'uso dell'edificio (o complesso di edifici) Si intende la caratterizzazione costruttiva data ad un edificio in funzione della originaria destinazione d'uso per cui è nato e non necessariamente al suo contenuto: ad esempio, gli edifici ad uso abitativo possono contenere una quota, anche consistente, di uffici ed altre attività economiche che si sono stabilite nel tempo in una struttura nata per ospitare abitazioni; è possibile trovare altresì abitazioni in strutture nate per fini non abitativi, quali edifici per convivenza, alberghi, ecc. I tipi d'uso di un edificio sono:
    1. Per abitazione (che include solo gli edifici costruiti a fini residenziali)
    2. Per alberghi, uffici, commercio e industria, comunicazione e trasporti
    3. Per altro tipo di utilizzo (che include gli edifici destinati ad ospitare convivenze - caserme, conventi, ecc. - attività ricreative e sportive, scuole, ospedali, chiese, ecc.).
  • Tipologia di utilizzo dell'edificio (o complesso di edifici).
    1. Per edificio utilizzato si intende: (a1) un edificio adatto per essere utilizzato a fini abitativi e/o per la produzione di beni o di servizi; (a2) un edificio di fatto utilizzato a fini abitativi e/o per la produzione di beni o di servizi.
    2. Per edificio non utilizzato si intende: (b1) un edificio non ancora adatto (neanche parzialmente) per essere utilizzato a fini abitativi e/o per la produzione di beni o di servizi, perché in costruzione, o non ancora pronto per essere utilizzato; (b2) un edificio non più adatto per essere utilizzato perché‚ cadente, in rovina e simili.

attività econiomiche e produttive

  • Attività economica - Risultato di una combinazione di differenti risorse, quali attrezzature, lavoro, tecniche di lavorazione, prodotti che da luogo alla produzione di specifici beni o servizi. Pertanto un'attività è caratterizzata da un input di risorse, da un processo produttivo e da un output di prodotti.
  • Addetti alle unità locali - Gli addetti alle unità locali sono costituiti dal personale presso le unità locali ubicate sul territorio nazionale alla data del 22 ottobre 2001. Gli addetti alle unità locali sono classificati in base all'attività economica principale svolta dall'unità locale e rispetto alla sua ubicazione. Essi coincidono a livello nazionale con gli addetti alle imprese/istituzioni, ma non coincidono a livello di distribuzione dell'occupazione per attività economica o per territorio. Infatti, per le imprese/istituzioni plurilocalizzate, gli addetti alle unità locali sono occupati e, quindi classificati, rispetto all'attività economica principale dell'unità locale stessa che può essere diversa da quella dell'impresa/istituzione.
  • Unità locale - Luogo fisico nel quale un'unità giuridico - economica (impresa, istituzione) esercita una o più attività economiche. L'unità locale corrisponde ad un'unità giuridico - economica o ad una sua parte, situata in una località topograficamente identificata da un indirizzo e da un numero civico. In tale località, o a partire da tale località, si esercitano delle attività economiche per le quali una o più persone lavorano (eventualmente a tempo parziale) per conto della stessa unità giuridico - economica. Costituiscono esempi di unità locale le seguenti tipologie: agenzia, albergo, ambulatorio, bar, cava, deposito, domicilio, garage, laboratorio,magazzino, miniera, negozio, officina, ospedale, ristorante scuola, stabilimento studio professionale, ufficio, ecc.
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