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Materia e Forma: Energia plastica dell'immaginazione

Dal 30 aprile al 26 maggio al PAN

Vernissage giovedì 30 aprile 2015 alle ore 17.00
 

L'esposizione, dal titolo "Materia e Forma: Energia plastica dell'immaginazione "curata dalla prof. Annamaria Santarpia, organizzata, in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, presenta più di 70 opere,che raccontano l'evoluzione stilistica di Giovanni Ferrenti artista nato a Napoli nel 1936, che inizia il suo percorso partendo dal figurativo, approda al nucleare per poi passare dall'espressionismo astratto all'informale.
"Ferrenti -dichiara la curatrice - non intende l'arte così come Kant la definiva, "Un semplice giuoco cioè un'occupazione di per se stessa piacevole che non abbisogna di altro scopo", per lui le opere rappresentano un continuo esperire un'indagine costante del suo animo, lo dimostrano i  Fotogrammi' (1950-1953) che anche se apparentemente sembrano giochi in realtà sono studi approfonditi su cui ritorna anche dopo anni, infatti, negli anni Sessanta con le "Tracce del pendolo luminoso" o negli anni Settanta con le sculture cinestetiche o nel 2013 con le grafiche "Il mio piccolo mondo infinito"col quale la sua ricerca giungerà ad una sintesi plastico - cromatica di una realtà in continua trasformazione.Lo studio incessante delle forme è un modo per accostarsi alla bellezza della natura, una misura di essa è fondata sulla proporzionalità e sull'equilibrio. Come la serie realizzata dal 2009 al 2015 dal titolo "Assonanze", finora mai esposte".
" 'Apeiron...in uno spazio senza limiti, l'indefinito delle mie forme e l'infinito della coscienza- dichiara
Ferrenti - è una ricerca che spazia dal microcosmo al macrocosmo mondi che mi hanno sempre affascinato".

"La presente esposizione - dichiara la curatrice - conferma il ruolo dell'artista che sviluppa il suo racconto multisensoriale cercando respiri dilatati, percezioni instabili del vuoto, vibrazioni aeree sospinte oltre i limiti del reale, prossime a quella vastità imponderabile a cui aspira lo Ferrenti mentre costruisce i materiali scelti con ostinata accuratezza. Nel percorso espositivo le opere si presentano nella dimensione irripetibile di nuove relazioni partecipano a un'istallazione totale giocata sulle consonanze dei materiali, in uno scambio continuo tra valori strutturali e percettivi, processi fisici e mentali tenuti sempre sul filo della leggerezza. La linea di ricerca è quella diretta di incontro-scontro con la dura, pesante, opaca, densa, pulsante esistenza delle strutture materiali. Una ricerca che prende forma e senso proprio da una ostinata, e a volte ossessiva, interrogazione della materia, per trasformare la sua anima oggettuale indeterminata, le sue potenzialità cupe e amorfe in qualcosa che viva nella enigmatica e sospesa dimensione dell'incanto estetico, e cioè di quella condizione al di fuori delle normali coordinate dello spazio e del tempo che caratterizzano l'esistenza quotidiana delle cose di questo mondo. Ferrenti usa la materia del vissuto e non si lascia coinvolgere, la rinnova, la trasforma, l'assoggetta al suo intelletto, alle sue idee che presentano elementi innovativi. Le sue forme si proiettano in un tempo indefinito che muta e si diversifica a seconda di chi lo percepisce.
Il suo dialogo con le cose è severo, elevato, sottratto alle identificazioni immediate: l'esca dell'immaginario, il frammento riconoscibile, è solo l'indizio che coniuga l'illusione di concretezza con l'ininterrotto multiforme,
con quei fermenti vitali sempre identici nella loro totalità e sempre vari nelle determinazioni del tempo che segnala il divenire dall'energia alla forma".


In occasione del Vernissage della mostra, in programma giovedì 30 aprile 2015 alle ore 17.00, si svolgerà una Conferenza a cui parteciperanno il Sindaco del Comune di Napoli Luigi de Magistris, l'assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli Gaetano Daniele, interverranno inoltre la prof.ssa Clementina Gily Reda (Università degli Studi di Napoli, Federico II), la prof. ssa Annamaria Santarpia curatrice della mostra, critici d'arte Franco Lista e Rosario Pinto, varie istituzioni politiche, artisti e giornalisti. Ci sarà inoltre una proiezione con buffet.

 
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