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Antonio Ievolella: materia, forma, luogo

Informazioni generali

Castel dell'Ovo: Sale Grandi
dal 17/06/06 al 14/07/06
Inaugurazione sabato 17 giugno ore 12,00
Orari: 9,00 - 19,00 - festivi 9,00 - 14,00

Personale di Antonio Ievolella
a cura Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli - ArtexArte 
 
 
La mostra:
Promossa dal Comune di Napoli, Assessore Rachele Furfaro, dall'Associazione culturale ArteXarte, Tommaso Ferrillo e patrocinata dalla Regione Campania e dalla Provincia di Napoli, l'esposizione Antonio Ievolella. Materia Forma Luogo si pone come interessante appuntamento culturale aperto al pubblico, che valorizza un sito storico e prestigioso come Castel dell'Ovo, e sostiene l'attuale campagna di promozione culturale in atto nella città.

L'intento dell'artista:
L'evento espositivo prevede l'installazione di grandi opere polimateriche inserite negli spazi di Castel dell'Ovo. La mostra nasce dal comune intento di Tommaso Ferrillo e Antonio Ievolella di valorizzare il luogo e di indagare il passato culturale del territorio campano celebrandolo in questa esposizione. Il maestro ha riunito a sé una comunità creativa e poliedrica, composta da diverse competenze che hanno portato a definizione ogni parte del progetto. Attraverso queste notevoli sculture, dimensioni consuete all'artista, sono espresse le suggestioni e le emozioni che la tattilità delle superfici, l'armonia geometrica, l'energia intrinseca e arcaica, conducono ad immaginare. Percezioni indotte dalla peculiare e sapiente tecnica artigiana dell'artista (ovvero la capacità rara di elaborare materiali diversi e di saperli comporre, integrare e unire) e dal saper cogliere il senso e il valore di un contesto.

Le opere:
Le sculture sono costituite da materiali come il rame, l'acciaio CorTen, il piombo, la terracotta, il legno. Legati e fusi insieme magistralmente coesistono in un equilibrio calibrato dato dai volumi e dal colore. Il colore dato per pigmenti in alcune parti, è in altre superfici determinato dall'esposizione del rame agli agenti atmosferici che ne conferisce un sapore antico, arcaico. Alcuni tra i titoli scelti delle opere riprendono termini dialettali e si riferiscono ad oggetti in uso nel passato: La Pettenera o La piattera del malocchio. Sculture che come reperti archeologici scoprono tradizioni, usi e costumi, riconducendo l'immaginazione ad un'epoca lontana.

La critica:
'Scultore particolare, nutrito fondamentalmente più d'una cultura materiale antropologica, e dunque subito fattualmente oggettuale, che d'una tradizione strettamente plastica (...)'. Enrico Crispolti
'Un mondo di simulacri, o di oggetti d'uso, in una famiglia di elementi insomma, che portano con sé la memoria di una consuetudine quotidiana'. Elena Pontiggia
Il percorso dell'artista è '(...) un lento avanzamento verso se stesso' mutuato tramite l'elaborazione della materia. Virginia Baradel
'Considera la scultura come forma interpretativa dei luoghi, della loro storia, degli uomini che li abitano e continuamente li trasformano per adeguarli alle esigenze della loro vita'. Guido Galesso

Antonio Ievolella conferma un'evoluzione artistica rinnovata in cui le sue consuete e monumentali sculture, sono ora leggere strutture dinamiche, forme meccaniche aggraziate, metalli docili dalle tonalità calde che si piegano alla brezza del golfo napoletano

CASTEL DELL'OVO

Via Partenope Borgo Marinari
Tel. 081 7954585 - 7954588
info: casteldellovo@comune.napoli.it
Come si raggiunge: con autobus 140, R3


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