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Acqua Bene Comune: il 9 marzo il Consiglio Comunale ha approvato due fondamentali documenti per garantire l'acqua pubblica

Acqua Bene Comune: il 9 marzo il Consiglio Comunale ha approvato due fondamentali documenti per garantire l'acqua pubblica

di Patrizia Melluso

Per "mettere in sicurezza" l'acqua bene comune, il Consiglio Comunale ha compiuto due ulteriori passi per garantire la gestione pubblica dell'acqua, proiettandola anche su scala metropolitana. Il Consiglio ha infatti approvato a maggioranza, il 9 marzo, il nuovo statuto dell'azienda speciale Acqua Bene Comune e la convenzione che regolerà per i prossimi trenta anni i rapporti tra il Comune e l'ABC stessa nella gestione del servizio idrico integrato.

Per un verso, l'approvazione di queste due delibere continua il percorso di pubblicizzazione della gestione idrica, un percorso che ha avuto nell'ottobre del 2011 la prima tappa nella trasformazione della società per azioni Arin in Acqua Bene Comune, azienda speciale per la gestione del servizio idrico nella città di Napoli. Per un altro verso, le due delibere sull'acqua si propongono di contrastare la tendenza, che si sta rinnovando, alla privatizzazione della gestione idrica a causa della nuova regolamentazione dei servizi pubblici a rete che sottrae ai Comuni la scelta sulla gestione degli stessi affidandola alle Autorità di Ambito individuate a livello regionale.

In realtà, come è stato sottolineato più volte nel corso del dibattito consiliare, Napoli è l'unica grande città italiana che ha dato corso coerentemente alla scelta referendaria del 2011. Quel referendum, al quale parteciparono circa 27 milioni di italiani, e che fu promosso dal Forum per l'acqua pubblica, abrogò le norme che indirizzavano verso il mercato la gestione dell'acqua. Fu infatti abrogata la norma che prevedeva che solo in casi eccezionali i servizi pubblici locali a rilevanza economica potessero essere gestiti in house, cioè direttamente, dalle amministrazioni pubbliche e quella che, nella tariffa per l'acqua, il gestore potesse inserire una quota di remunerazione per il capitale investito.

A due anni dalla scelta di creare l'azienda speciale per la gestione della risorsa idrica, la Giunta ha proposto al Consiglio di approvare il nuovo statuto di ABC. Come hanno motivato in Aula i due assessori competenti, Mario Calabrese, assessore alle Infrastrutture, e Salvatore Palma, assessore al Bilancio, si tratta, dopo un biennio di sperimentazione, di una revisione e sistemazione dell'impianto dello statuto approvato nel 2011: nel frattempo, infatti, è stato costituito il Comitato di Sorveglianza, il principale istituto della partecipazione e del controllo dei cittadini previsto dallo statuto di ABC per garantire la natura di bene comune dell'acqua.

Nella stessa seduta del 9 marzo, il Consiglio ha anche approvato, sempre a maggioranza, la proposta dell'assessore alle Infrastrutture Calabrese per la convenzione trentennale con ABC per la gestione del servizio idrico integrato. Il Comune affida a ABC la titolarità del diritto esclusivo ad esercitare la gestione del servizio idrico integrato nella città di Napoli con la previsione che l'ambito territoriale possa essere ampliato se aderiscono altri Comuni della Città metropolitana. Il Servizio Idrico Integrato comprende la captazione, l'adduzione, la distribuzione delle acque civili e la gestione delle fognature e degli impianti di depurazione delle acque reflue.

Il dibattito consiliare sulle due proposte, che ha visto in Aula anche un forte protagonismo dei Comitati per l'acqua pubblica, che hanno assistito alla seduta, ha toccato molti dei temi connessi alla gestione dell'acqua. Molti dei consiglieri intervenuti, sia nel dibattito che nella discussione sugli emendamenti presentati, hanno ribadito la centralità del rispetto della natura pubblica dell'acqua, elogiato l'impostazione del Comune di Napoli che può diventare un modello, anche per altre amministrazioni, di gestione pubblica della risorsa idrica, richiamato le aspettative dei cittadini sulla diminuzione delle tariffe, auspicato che ABC si occupi anche della manutenzione delle fontane cittadine, invitato a procedere speditamente nel passaggio degli impianti e del personale dell'ex depuratore di San Giovanni ad ABC e a rispettare i tempi per la presentazione da parte dell'azienda speciale del Piano economico finanziario che dovrà essere sottoposto al Comune.

 
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