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Tavola rotonda "La città metropolitana"

facoltà di Giurisprudenza, giovedì 18 ottobre 2012 ore 9.00

Il percorso di passaggio verso le Città Metropolitane, messo in atto dalla legge 135/2012 (di conversione del d.l. 95/2012 sulla Spending Review) comporta profonde trasformazioni e innovazioni nella gestione degli enti locali. In particolare la Città Metropolitana di Napoli, che nell'arco dei prossimi 18 mesi subentrerà all'Amministrazione provinciale, va ad inserirsi in uno scenario che richiede un ripensamento ed una redistribuzione di funzioni.
In tal senso il Comune di Napoli, in collaborazione con il Dipartimento di Diritto Costituzionale e di Diritto dell'Economia dell'Università di Napoli Federico II, promuove giovedì 18 ottobre, alle ore 9,00, presso l'Aula Pessina drella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Federico II (c.so Umberto I, 40), la Tavola rotonda su "Città Metropolitana".
L'incontro, che si presenta come la prima occasione di confronto tra docenti esperti di Diritto Costituzionale e Amministrativo, sarà aperto dal saluto del sindaco di Napoli Luigi de Magistris, del rettore dell'Ateneo federiciano Massimo Marrelli e dal preside di Giurisprudenza Lucio De Giovanni. A seguire, l'intervento di Daniela Benelli, assessore all'Area metropolitana del Comune di Milano. I lavori sono articolati in due sessioni, coordinate e moderate dal Vincenzo Cocozza, ordinario di Diritto Costituzionale alla Federico II.
La prima sessione approfondirà il tema delle competenze e dei rapporti tra organi, con le relazioni di Alberto Lucarelli, Sandro Staiano e Massimo Villone, ordinari di Diritto Costituzionale alla Federico II. La seconda sessione, sulle funzioni amministrative, è affidata agli interventi di Giovanni Leone, Fiorenzo Liguori e Ferdinando Pinto, ordinari di Diritto Amministrativo.
"Con l'approvazione dell'art. 18 della l. n. 135 del 2012 - spiega Alberto Lucarelli - dopo vent'anni di tentativi, e dopo le modifiche costituzionali del 2001, la Città Metropolitana sembra divenire realtà, spostandosi dal mero dibattito politico al piano dell'effettività giuridico-istituzionale. In questi anni si era creato uno iato tra l'esposizione costituzionale di tali enti, il loro fondamento giuridico diffuso e l'assenza di una normativa di rango primario che ne desse attuazione e concretezza. La Città Metropolitana dovrebbe contribuire a fare sistema, coordinando i vari soggetti pubblici e privati presenti sul territorio, in una prospettiva in cui al criterio gerarchico si sostituisce una concezione reticolare del potere pubblico".
 
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