L'arte di Maria Luisa Casertano si inserisce nell'innalzamento, nella compressione e nella dilatazione poetica del nostro vivere nell' autonomia di un linguaggio aniconico , privo di riferimenti alle immagini della realtà. Tuttavia , le superfici materiche dei suoi dipinti sono impregnate di senso tattile e producono una luminosità latente intrisa di energia cosmica. La pittura di Maria Luisa Casertano come afferma Giorgio Di Genova è come il respiro. "Anzi con lei i colori respirano. E, come avviene nell'esistenza quotidiana, i ritmi del respiro variano a seconda del momento, passando da quelli regolari a quelli affannati,da quelli brevi a quelli profondi, o densi, non senza pause di rilassato riposo...Attraverso l'appropriazione di tali percorsi di colore-materia, Maria Luisa Casertano è giunta ad una grande sintonia con suo io interiore, riuscendo a padroneggiare gli strumenti del suo neoinformale in felici amalgami di lirismo ed espressionismo, di sensibilità e libero fantasticare cromatico come riuscì a Turner nelle opere della sua produzione estrema."
La pittrice nata a Napoli , da madre ligure e padre napoletano, da sempre ha sentito intorno a sé l'amore per l'arte . In un' intervista recente ha così parlato del suo lavoro:"Il lavoro del nonno materno,il poeta degli affreschi della riviera occidentale ligure ha influenzato sia me che i miei fratelli,ed in modo particolare Gerolamo, trasportandoci in questo mondo dove la mente guarda con il cuore .Ho così tentato di dare corpo ai pensieri , ai sentimenti che muovono e commuovono. Il mio è un viaggio dalla superficie delle cose al loro profondo, dove il cuore dà i suoi impulsi in un abbandono completo senza intervento della ragione, così che il tesoro delle emozioni interiori si possa schiudere libero all'incontro con gli eventi." E' necessario , come ha rilevato Rosario Pinto , "iscrivere la sua figura sia tra quanti hanno dato un senso alla pratica neo-nucleare, sia tra quanti hanno arato il fertile campo di quella temperie particolare che può essere intesa come deliberazione astratto -informale." Per comprendere la sua identità di donna e di artista , non dobbiamo dimenticare come afferma Gilda Luongo la sua poetica informale dai tratti nucleari che è via di accesso invisibile ai sogni e " in questo spartito volatile ritrova ancora le sue margherite gialle con la consapevolezza di essere una pittrice creatrice di un qualcosa che somiglia solo a se stessa, al suo sguardo, al suo gesto, e alla cifra più autentica del suo essere donna."
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del 17 maggio 2001- Redazione in Napoli
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