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Save the Children: Campagna nazionale "Ricordiamoci dell'infanzia"

Giornata napoletana di sensibilizzazione - Stand 'Porta una foto di quando eri bambino' - Piazza Bellini 27 maggio ore 10.00-13.00

 
Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano (Antoine de Saint-Exupéry)
 

Save the Children è la più grande organizzazione internazionale indipendente per la difesa e la promozione dei diritti dei bambini. Opera in oltre 100 paesi nel mondo con una rete di 29 organizzazioni nazionali e un ufficio di coordinamento internazionale: la International Save the Children Alliance.

foto di un bambino
 
 

Lo scorso 15 maggio Save the Children ha lanciato la campagna nazionale "RICORDIAMOCI DELL'INFANZIA". Save the Children ha deciso di lanciare questa nuova campagna perché negli ultimi anni si assiste sempre più a forte contrazione degli investimenti nel Welfare che hanno portato a un costante indebolimento dei servizi sociali a favore delle famiglie e dei bambini. La crisi economica sta accentuando sempre più questo fenomeno.

 
Nel 2010 sono 1.876.000 i bambini e gli adolescenti che vivono in povertà relativa in Italia (quasi 1 su 4, il 22,6%) e ben 653.000 minori (pari al 6,3%) che sono privi dei beni essenziali per il conseguimento di uno standard di vita minimamente accettabile. Numeri in crescita rispetto all'anno precedente e che indicano come anche in Italia la povertà colpisca in misura maggiore le fasce più giovani della popolazione, malgrado siano una parte sempre più piccola.

Numeri che definiscono una realtà inaccettabile, anche perché la povertà dei bambini e degli adolescenti è, prima di tutto, una negazione dei loro diritti umani fondamentali, che può influenzarne lo sviluppo e pregiudicare la realizzazione del loro futuro.
 

La campagna ha come scopo quello di sensibilizzare e di mobilitare la cittadinanza: ai cittadini di Napoli sarà chiesto di appoggiare l'iniziativa e di portare una propria foto di quando erano bambini, inoltre ai più bambini sarà chiesto di disegnare il mondo che vorrebbero.

 
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