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Chiesa San Francesco da Paola

Chiesa e particolari

La chiesa venne realizzata nell'ambito della sistemazione ottocentesca del "Largo di Palazzo", attuale Piazza del Plebiscito, voluta da Gioacchino Murat nel 1809 e progettata dall'architetto Leopoldo Laperuta, che previde  l'innalzamento sul fondo dell'area di un colonnato ad emiciclo, il cosiddetto "Foro  Murat".

I lavori interrotti alla fine del regno di Murat, vennero ripresi da Ferdinando I di Borbone che bandì un concorso per edificare una Chiesa dedicata a San Francesco da Paola, come ex voto regale per la riconquista del regno. L'incarico venne affidato a Pietro Bianchi e i lavori della chiesa, iniziati nel 1817, furono completati 1846. Edificata ad imitazione del Pantheon di Roma presenta nella cupola, dall'alto e  ampio tamburo, l'elemento dominante della intera struttura architettonica. Si accede alla Basilica da un ampio pronao formato da sei colonne e sormontato da un timpano triangolare con al vertice la statua della "Religione", a sinistra la statua di San Francesco da Paola e a destra quella di San Ferdinando di Castiglia.
 
L'interno preceduto da un atrio con due cappelle laterali, è costituito da un ampio spazio a pianta circolare sormontato dalla imponente cupola a lacunari e rosoni di pietra calcarea alta 53 metri e sostenuta da 34 colonne in marmo. Sopra al colonnato si apre la tribuna, destinata alla famiglia reale,  operta da un baldacchino retto da quattro angeli in legno dorato.

L'altare maggiore in marmo policromo, pietre dure e lapislazzuli, disegnato da Ferdinando Fuga venne trasferito dalla chiesa dei SS.Apostoli. Sulla parete dell'abside è collocata la grande tela di Vincenzo Camuccini raffigurante San Francesco da Paola che resuscita il giovane Alessandro(1830).