È ubicata nella piazzetta Nilo, il cui nome deriva da quello dell'antico quartiere della città greco-romana, legato al culto del dio Nilo.
La Chiesa, costruita per volontà del cardinale Rinaldo Brancaccio in onore di San Michele nel 1385, fu rinnovata dal Guglielmelli nel sec. XVIII. Comunemente l'edificio di culto è conosciuto come Cappella Brancaccio in quanto chiesa privata di questa famiglia.
L'interno, ad una sola navata, presenta nel cappellone dell'abside il monumento funerario di Rinaldo Brancaccio, scolpito nel 1427-1428 a Pisa da Donatello (pannello centrale con la scena dell'Assunzione della Vergine) e Michelozzo ed inviato poi a Napoli.
Il Monumento sepolcrale, pur ripetendo lo schema a "baldacchino" tipico delle tombe gotiche, riveste una fondamentale importanza per l'arte a Napoli del Rinascimento.
Di particolare rilievo è il seicentesco monumento dei Cardinali Francesco e Stefano Brancaccio, posto di fronte al citato sepolcro, realizzato da Bartolomeo e Pietro Ghetti. Sull'altare maggiore si nota la tavola di Marco Pino da Siena con San Michele Arcangelo datata 1573.
Dalla sacrestia si accede al Palazzo Brancaccio del secolo XV, che ospita dal 1690 la prima biblioteca pubblica napoletana.
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del 17 maggio 2001- Redazione in Napoli
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